Lewandowski ha deciso, vuole lasciare il Bayern Monaco: infastidito da un malinteso
Capolinea. Il pareggio e l'eliminazione dalla Champions con il Villarreal sono stati un brutto per il Bayern Monaco. L'ennesimo perché, eccezion fatta per la stagione anomala del 2020 segnata dal Covid (quando format e calendari furono stravolti a causa della pandemia), i tedeschi non sono mani andati oltre i quarti di finale: fuori agli ottavi contro il Liverpool nel 2019, fuori per due volte a un passo dalla semifinale per due edizioni di fila (nel 2021 con il Psg e martedì sera con gli spagnoli).
Basta questa sequenza ad alimentare delusione che diventa profonda per come l'eliminazione è maturata: i tedeschi hanno preso gol in contropiede in casa nel momento topico del match, quando sarebbe stato più saggio non rischiare e giocarsi tutto nei supplementari. Invece, l'azione partita dai piedi di Albiol e finalizzata da Chukwueze ha inflitto ai bavaresi il più classico colpo di grazia secondo una delle leggi più spietate del calcio. E fa ancora più male per l'incapacità (mostrata da tecnico e squadra) di riuscire a trovare soluzioni alternative al piano gara degli spagnoli. Emery ha teso una trappola e loro ci sono finiti dentro.
Cosa accadrà adesso? Scoppole del genere spesso aprono la strada a riflessioni importanti sugli equilibri in rosa oppure segnano la fine di un percorso. È il caso di Lewandowski che a 33 anni, dopo averne trascorsi quasi una decina in Baviera, ha manifestato la volontà di spendere spiccioli di carriera altrove, in una squadra dove può sentirsi ancora apprezzato abbastanza per le sue qualità. Possibile che il Bayern non sia quel tipo di club? C'è una cosa che ha tolto serenità: il contratto in scadenza nel 2023 e, contestualmente, nessun segnale arrivato dalla dirigenza per discutere di un eventuale rinnovo.
L'attaccante polacco venne prelevato a parametro zero dal Borussia Dortmund nel 2014, l'attendismo mostrato dalla dirigenza lascia filtrare un messaggio: che, in fondo, averlo per un altro anno e poi perderlo a parametro zero (quando avrà 34 primavere) è un rischio accettabile. Le stesse parole di Oliver Khan (presidente del Bayern) ad Amazon Prime Video sono la spia che qualcosa brucia sotto la cenere della calma apparente: "Ho detto più volte che c'è un contratto in scadenza nel 2023… non siamo pazzi e non stiamo parlando del trasferimento di un giocatore che segna più di 40 gol a stagione". Ma nemmeno della sua permanenza. E questo spinge Lewa a guardarsi intorno.
Dove potrebbe andare? Una squadra che ha mostrato interesse reale c'è già, è il Barcellona che là davanti ha bisogno di un calciatore scaltro, forte, affidabile, un bomber che la butta dentro, che fa la differenza alla Benzema così da puntare di nuovo ai fasti della Champions. Non c'è intesa definitiva ma contatti al riguardo ci sono stati e le parti si sono spinte oltre il semplice sondaggio/interessamento con l'ipotesi di trovare una soluzione a costi possibili.
Chi farà il primo passo tra Lewa e il Bayern? Da un lato c'è voglia di chiarezza (e di cambiamento) ma non c'è stata ancora alcuna comunicazione ufficiale di voler andar via. Dall'altro non c'è (ancora) alcun interesse a privarsi di un calciatore che in 368 partite con la maglia del Bayern ha realizzato 340 gol, risultando determinante per la vittoria della Champions nel 2020 e di ben sette Bundesliga.