Il Liverpool “tende una mano” al PSV per l’ultima sfida di Champions: lasciati a casa 12 giocatori
Tutta la Champions League in contemporanea a partire dalle ore 21. Ben 18 partite da giocare allo stesso orario proprio per garantire il massimo equilibrio in questo ultimo turno della fase campionato in cui tutto è ancora da decidere. Di fatto le uniche squadre certe di un posto diretto agli ottavi sono Liverpool e Barcellona. I Reds sono attesi dalla sfida finale contro il PSV che con qualsiasi risultato non cambierà il destino degli inglesi ma che invece è di massima importanza per gli olandesi che sperano ancora nell'accesso diretto agli ottavi.
Non sarà facile, anzi difficilissimo, ma con 11 punti il PSV vuole sicuramente garantirsi l'accesso ai playoff. Dopo la vittoria per 3-2 in casa della Stella Rossa alla settima giornata, le speranze di qualificazione del PSV alla fase a eliminazione diretta sono ancora vive. Il club chiude la sua partecipazione alla fase campionato ospitando l'imbattuto Liverpool, che cerca l'ottava vittoria su otto. Il tecnico Arne Slot però ha sorpreso tutti quando sui canali ufficiali del club sono stati annunciati i convocati: ben 12 giocatori restano a casa, sono tutti i big.
"Vogliamo chiudere al primo posto, ma dobbiamo aspettare e vedere se sarà un vantaggio", ha detto l'allenatore dei Reds nel corso della conferenza stampa di ieri motivando poi la scelta di non convocare la maggior parte dei giocatori titolari del Liverpool. Alisson, Trent Alexander-Arnold , Ibrahima Konate, Ryan Gravenberch, Alexis Mac Allister, Dominik Szoboszlai, Luis Diaz, Joe Gomez, Diogo Jota e Curtis Jones sono rimasti tutti a casa insieme a Salah e Van Dijk. Slot però a precisa domanda ha motivato la sua decisione che per qualcuno può non essere stata corretta.
Le parole di Slot che ha motivato la sua scelta
Non convocare i migliori della propria rosa significa chiaramente dare una grossa opportunità al PSV di giocarsela quasi alla pari a discapito delle altre squadre che lottano per lo stesso obiettivo degli olandei. Ma per Slot non è così: "Sono sicuro al 100% che non importa se finisci primo o secondo, perché abbiamo la garanzia di giocare contro la squadra che è 15a, 16a, 17a o 18a, e poi si decide il sorteggio ma non possiamo scendere al terzo posto – spiega -. Non ha alcun impatto sulla classifica". E chiude: "Stiamo giocando troppo e devo guardare a lungo termine".