Il Liverpool perde Fabinho per infortunio alla caviglia: torna nel 2020
Una brutta notizia per il Liverpool e Jurgen Klopp: l'infortunio riportato da Fabinho ai legamenti della caviglia sinistra è più serio del previsto e lo costringerà a star fermo fino al termine dell'anno, saltando anche l'appuntamento del Mondiale per Club (in programma a metà dicembre) oltre alle gare di campionato e all'ultimo turno di Champions a Salisburgo. Quando potrà essere nuovamente a disposizione? Tornerà a gennaio del 2020, secondo le previsioni più ottimistiche, ma molto dipenderà anche dall'evoluzione della guarigione.
Fabinho ha subito un infortunio ai legamenti della caviglia durante l'incontro di Champions League con il Napoli di metà settimana – si legge nella nota ufficiale del club che cita il report medico sulle condizioni del calciatore -. Il centrocampista è dovuto uscire dopo 18 minuti nel match pareggiato per 1-1 ad Anfield mercoledì sera, dopo un contrasto. Fabinho dovrà restare fuori fino al prossimo anno. Il brasiliano avvierà un programma di recupero con lo staff medico dei Reds a Melwood per ristabilirsi pienamente e tornare a disposizione.
Fabinho, 26 anni, mediano brasiliano (ma può essere impiegato anche nel ruolo di centrale difensivo e terzino destro), è una delle colonne del Liverpool di Klopp che lo adotta a mo' di baluardo davanti al pacchetto arretrato: in campionato è stato solo una volta in panchina, avendo giocato le restanti 12 partite dall'inizio della Premier League. Sempre presente anche in Coppa, compresa la gara contro il Napoli nella quale ha dovuto alzare bandiera bianca dopo un contrasto di gioco con Lozano.
È l'ennesima news che strappa una smorfia di disappunto dopo la prestazione poco felice contro il Napoli in Champions che per i Reds s'è trasformato in una sorta di bestia nera: in quattro confronti di Coppa delle ultime due edizioni gli inglesi hanno raccolto 1 vittoria, 1 pareggio e 2 sconfitte. Uno score deludente per i campioni d'Europa in carica, altrettanto inatteso considerato il rendimento e la sequenza di risultati ad Anfield Road. Del resto, era stato lo stesso allenatore tedesco a chiarire come – nonostante il periodo difficile attraversato dai partenopei – riteneva quella di Ancelotti una squadra "forte e difficile da affrontare".