Il gol di Pedri al Siviglia è quasi un oltraggio: “Dovrebbero renderlo illegale”
Il Barcellona ha battuto il Siviglia e si è portato al secondo posto della Liga. Una rimonta che sembrava impossibile in autunno ma che è diventata realtà grazie all'avvento di Xavi in panchina e alcuni interventi mirati sul mercato: ora i Culé sono a -12 dal Real Madrid e occupano la seconda piazza insieme all'Atletico Madrid e agli andalusi battuti nel confronto diretto.
Sulla vittoria contro la squadra di Julen Lopetegui c'è la firma indelebile di Pedri, che ha firmato la rete decisiva al 72′ con una giocata che da ieri sta facendo impazzire tutti gli amanti del calcio mondiali. Il centrocampista del Barça sta trovando con grande frequenza la via del gol e dopo la magia di Istanbul, in occasione della gara di Europa League contro il Galatasaray; ecco un'altra perla che rimarrà negli annali.
Il numero 16 ha raccolto un passaggio al limite dell'area e dopo aver fintato la conclusione in due momenti, prima col sinistro e poi col destro, ha nascosto il pallone a Rakitic e Diego Carlos che cercavano di togliergli la visuale della porta: appena ha intravisto lo spiraglio per colpire, Pedri lo ha fatto e ha mandato in visibilio tutti i tifosi presenti al Camp Nou.
Un'azione personale davvero straordinaria per tecnica, finalizzazione, tenuta mentale e gestione della situazione: Pedri è riuscito a sbloccare un match dopo un vero e proprio assedio che il Barça stava conducendo alla porta di Bono e l'ha fatto nella maniera più stilosa possibile. Anche l'esultanza di Xavi, dopo aver visto il pallone finire nell'angolo basso della porta, racconta bene la fantastica giocata del classe 2002.
L'ex attaccante e attuale opinionista della BBC, Gary Lineker, ha manifestato sul suo profilo Twitter la sua ammirazione dopo il bellissimo gol realizzato da Pedri contro il Siviglia: “Una simile umiliazione dei difensori dovrebbe essere illegale".
A Barcellona si tengono stretti il loro ‘Pedri Potter‘ e le sue giocate, che in più di un'occasione hanno fatto la differenza. I paragoni importanti, soprattutto con Iniesta, sono già partiti da un po' ma il canario è cosciente che per restare a questo livello deve dimostrare ancora tanto: il futuro è nelle sue mani.