Il gol di Malinovskyi è tutto per la sua Ucraina: “Dedicato alle vittime della guerra”
Ruslan Malinovskyi è stato il grande protagonista della vittoria messa a segno dall'Atalanta contro il Bayer Leverkusen nell'andata degli ottavi di Europa League. Il fantasista della Dea ha prima segnato il gol del momentaneo 1-1 con un preciso sinistro nell'angolino e poi ha servito ben due assist per la doppietta di Muriel. Il numero #18 dell'Atalanta è sempre più sbalorditivo. Ha un unico pensiero fisso, ed è per la sua Ucraina, che ogni giorno lotta per la sopravvivenza nel bel mezzo di una guerra che dura ormai da ben due settimane. Dopo il gol ai tedeschi ha anche baciato la fascia nera che aveva al braccio in segno di lutto.
Dall'invasione militare della Russia tutto è cambiato, anche l'umore dei giocatori ucraini in Europa e dello stesso Malinovskyi che così come per i playoff di Europa League vinti contro l'Olympiacos, dopo aver segnato, ha dedicato la sua rete a tutto il popolo ucraino. Il fantasista dei bergamaschi subito dopo la partita ha voluto scrivere un post sul suo account Twitter. "Dedicato a tutte le vittime della guerra in Ucraina…" ha scritto il giocatore proseguendo la sua personale battaglia cominciata proprio quindici giorni fa in Grecia quando esultò alla sua rete mostrando una maglietta con su scritto ‘No War in Ukraine'.
Da diversi giorni Gasperini, ma anche alcuni giocatori, come De Roon e Pessina, hanno pubblicamente rivelato come lo spogliatoio della Dea si stia stringendo attorno a Malinovskyi e anche al russo Miranchuk che vivono una situazione surreale. Lo stesso tecnico della Dea si è commosso parlando proprio del clima che si sta vivendo nello spogliatoio da diversi giorni. Soprattutto per quanto riguarda Malinovskyi: "Commovente quello che fa e vive lui e la sua famiglia – ha detto l'allenatore della Dea a fine gara – E devo dire tutta quanta la squadra. Passiamo molto tempo a guardare quello che succede in televisione, a cercare notizie".
Gasperini ammette: "Questa cosa personalmente mi ha sbalestrato più del Covid che per noi è stato molto più pesante – aggiunge – Noi siamo molto vicini anche a Miranchuk, è straordinaria questa amicizia che hanno loro due, con tutta la squadra. Miranchuk è quasi imbarazzato da questa situazione". Una vicenda che ha messo a dura prova l'umore dei due giocatori che convivono con questo dolore ogni domenica in campionato e in ogni gara settimanale di coppa, provando a trovare la concentrazione giusta per scendere in campo e staccare il pensiero dalla tragica guerra in Ucraina almeno per 90′.