Il gol della Juve alla Roma era da annullare: l’errore di Orsato che (quasi) nessuno ha visto
Juventus-Roma non è ancora finita. Le scelte arbitrali di Orsato, dopo il rigore assegnato alla Roma (e poi sbagliato da Veretout) nonostante i giallorossi avessero trovato il gol con Abraham, continuano a far discutere. Il direttore di gara ha spiegato nell'intervallo, come emerso da un audio rubato da DAZN, che non si concede vantaggio quando si assegna calcio di rigore. Questo ha scatenato dubbi sull'interpretazione corretta del regolamento da parte dell'arbitro di Schio che anche in occasione del vantaggio della Juve potrebbe aver commesso un errore.
Il gol di Kean ha infatti deciso il match dell'Allianz Stadium. L'attaccante bianconero ha messo a segno di testa un pallone perfetto messo al centro dell'area di rigore da De Sciglio da sinistra. L'ex PSG ha insaccato la sfera alle spalle di Rui Patricio ma la giocata che ha portato al gol di Kean sembra proprio che sia stata viziata da un fallo di mano di Cuadrado. L'azione del gol infatti parte proprio da un lancio del colombiano da destra verso sinistra. Cuadrado però, aveva precedentemente ricevuto palla da Locatelli e nel tentativo di stoppare la sfera, l'ha colpita col braccio.
Il gesto di Orsato: non ha considerato falloso il tocco di Cuadrado
Il controllo irregolare del giocatore della Juventus è sembrato subito chiaro dagli spalti ma anche ai giocatori in campo. Abraham, così come Veretout, Pellegrini e Mkhitaryan che agivano dalle parti del colombiano, hanno subito alzato il braccio per segnalare ad Orsato il tocco irregolare della sfera da parte di Cuadrado. Il direttore di gara ha fatto proseguire con l'esterno destro bianconero che ha così potuto lanciare la palla sul lato opposto a De Sciglio che è stato poi bravo a portarsi la palla sul destro e mettere al centro una palla perfetta per la testa di Moise Kean. Per Orsato il movimento del braccio di Cuadrado era congruo.
Tantissimi dubbi su questa scelta di Orsato che in occasione dell'irregolarità commessa da Cuadrado ha fatto chiaramente cenno di proseguire con le braccia ai giocatori della Roma che stavano protestando per il fallo di mano non ravvisato dal direttore di gara. Un episodio che, così come per l'interpretazione non corretta del regolamento in occasione del rigore assegnato alla Roma, è risultato poi determinate per il risultato finale che ha premiato la Juventus. Proprio quel gol ha infatti deciso la partita facendo conquistare alla Juve la sua quarta vittoria consecutiva.
Cosa dice il regolamento sul fallo di mano
In questo caso bisogna fare chiarezza sul regolamento che mette in grande rilevanza la posizione delle braccia come discriminante per determinare la regolarità di un tocco di mano o braccio. Secondo quanto previsto dal regolamento dell'AIA, "al fine di determinare un fallo di mano, il limite superiore del braccio coincide con la parte inferiore dell’ascella. Non ogni contatto del pallone con una mano o un braccio di un calciatore costituisce un’infrazione". È un’infrazione (“fallo di mano”) se un calciatore:
• tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, per esempio muovendo la mano o il braccio verso il pallone.
• tocca il pallone con le proprie mani / braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo. Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani / braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento. Avendo le mani / braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere quindi sanzionato.
Proprio la seconda casistica sembrerebbe essere quella indicata per il caso di Cuadrado che non allarga completamente il braccio in modo innaturale ma si aiuta comunque con esso per stoppare la palla aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale non giustificandone il movimento.