Il gol del Newcastle è una sagra degli errori del Milan: c’è una voragine in mezzo al campo
Il gol del vantaggio segnato dal Newcastle nel primo tempo mette a nudo tutte le difficoltà del Milan che, al netto delle assenze in difesa, viene preso d'infilata, per vie centrali, dagli inglesi. L'azione che permette a Joelinton di battere Maignan con un tiro di collo destro è una sorta di sagra degli errori commessi dai rossoneri. Iniziano da lontano, quel che accadrà poco è solo il riflessio di ciò che Clarence Seedorf, all'intervallo, scolpisce come "mancanza di spirito giusto".
In buona sostanza, non c'è quell'animus pugnandi che ti porta a lottare su ogni pallone come fosse l'ultimo, come se sul piatto della bilancia non ci fosse ancora la possibilità di rimediare a un girone disastroso e restare almeno nelle coppe, sia pure in Europa League.
Deludente dal punto di vista dell'approccio, della personalità, delle idee, delle qualità e della costruzioni. È su questo punto che l'ex rossonero rigira il coltello, è una piaga che brucia e fa male. "Nell'occasione della rete si vede anche come la difesa del Milan non accorci verso l'alto, non esca a fare pressione – dice ancora l'olandese -. Quello che ho notato e non va bene è che non fanno un passo in più, non ci mettono uno spirito differente che è fondamentale nella fase difensiva. Perché se regali queste azioni diventa difficile".
A cosa si riferisce Seedorf? La sequenza videoclip di quel minuto in cui accade di tutto mostra come le avvisaglie del tonfo avvengano ben lontano dall'area di rigore del ‘diavolo'. Reijnders è lento nel recupero palla e perde quella sfera avvelenata nella metà campo del Newcastle. Guimarães ne entra in possesso, non ha spazio ma la difende bene, corre verso l'indietro e appoggia al compagno più vicino.
È lì che riparte l'azione degli inglesi. È lì, qualche metro più in avanti, che nel cuore della mediana Loftus-Cheek non fiuta il pericolo, resta in posizione di attesa, non attacca né contrasta, lascia all'avversario la possibilità di ragionare e tessere la trama dei passaggi: c'è Gordon che è fuggito alle spalle dell'ex Chelsea e ha affondato la giocata come lama nel burro tra le linee. È solo, fa quel che vuole, non trova opposizione, porta palla fino al limite dell'area, l'ultimo passaggio in quel rapido scambio che avviene al limite è per Joelinton: di destro mette la palla all'incrocio dei pali con precisione chirurgica, nulla da fare per Maignan.