Il gol che ha incoronato Lukaku re di Milano: “Quello nel derby ha un significato speciale”
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Il re di Milano è lui. Romelu Lukaku lo ha scritto, scandito a suon di gol che hanno contribuito alla conquista dello scudetto, urlato in faccia al rivale numero uno, Zlatan Ibrahimovic. Ha sfiorato perfino la rissa, senza alcun timore di arrivare muso a muso con l'attaccante dei rossoneri. Amico (nemmeno tanto…) al Manchester United, nemico oggi. Lo ha affrontato e battuto con l'unica arma a disposizione: farlo sul campo e mettendolo a tacere scaraventando in porta la voglia matta di vincere: 27 reti in totale, 21 in campionato su 33 match disputati finora.
Ogni volta che fa centro porta in dote una media di 2.45 a match. Una garanzia assoluta. I numeri non dicono tutto ma spiegano bene perché il tecnico, Conte, minacciò perfino di dimettersi se il club non fosse riuscito a prendere quel calciatore voluto a tutti i costi, strappandolo alla concorrenza della Juventus.
In occasione del match day program contro la Roma spiega al canale tematico dell'Inter qual è la rete segnata in Serie A che ricorda di più, quella che per lui riveste un valore particolare. Sorride e non ha alcun dubbio. Lukaku avvolge la sequenza videoclip e torna indietro a febbraio: Lautaro Martinez realizza la doppietta che stordisce il Milan: uno-due micidiale a inizio ripresa e in avvio di secondo tempo.
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Manca il colpo di grazia, lo vibra il belga in contropiede alla fine di un'azione condotta alla sua maniera. Poi si volta e ‘dedica' quell'esultanza rabbiosa a Ibra: la mimica di ‘Big Rom' è molto chiara, rivendica la propria forza e la leadership nel derby, allarga le braccia e accoglie l'abbraccio dei compagni di squadra conservando lo sguardo fisso verso l'avversario. Allo svedese null'altro resta che chinare il capo e bofonchiare.
Scelgo il 3-0 segnato al Milan – le parole di Lukaku -. Racchiude tutte le mie caratteristiche che sono la corsa, la potenza, la precisione. E ha avuto un significato profondo per me e per il nostro campionato.
Il rapporto con Conte è stato determinante. La fiducia dell'allenatore è stato il primo tassello dell'esperienza di Lukaku all'Inter. "Lo sapevo fin dall'inizio che ci sarebbe stato un rapporto speciale. Gli scrissi ‘arrivo' nell'estate del 2019".