Il Giudice Sportivo multa l’Udinese per i cori offensivi contro i napoletani
Diecimila euro di multa. È così che il Giudice Sportivo ha punito l'Udinese per i cori offensivi dei suoi tifosi in occasione della sfida di campionato contro il Napoli. Non incitamento ma urla biasimevoli, insulti di "matrice territoriale nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria". Da ‘Vesuvio lavali col fuoco' – il più gettonato – ad altri che spesso rimbombano in alcuni stadi del Nord Italia. Nel mirino dei friulani è finito anche l'attuale allenatore dei partenopei, Luciano Spalletti: ironica la sua reazione a quella parte di pubblico che lo definiva "pezzo di m…": s'è girato, ha fatto un sorriso e un saluto. Al resto ci hanno pensato i calciatori in campo che alla fine del primo tempo avevano già messo in ghiaccio la partita e nella ripresa affondato il colpo di grazia con una bordata di Koulibaly e un delizioso tiro a giro di Lozano.
Quanto accaduto alla Dacia Arena non è certo una novità e fa il paio con l'opinione che si tratti solo di "ironia", "sfotto' da stadio" e che dietro quelle parole non ci sia alcun intento discriminatorio. La stessa gradualità delle sanzioni (fino ad arrivare alla chiusura del settore o, addirittura, dell'intero stadio) e "l'abitudine" ad ascoltare certi cori all'interno degli impianti hanno trasformato in consuetudine un atteggiamento che avrebbe meritato da subito una reazione più decisa e severa.
Qualcosa di ben più grave s'è verificata all'Allianz Stadium di Torino, in occasione della sfida di campionato tra la Juventus e il Milan: durante la fase di riscaldamento il portiere rossonero, Mike Maignan, è stato oggetto di insulti razzisti ("negro, scimmia"). Per quell'episodio s'è mossa già la stessa società bianconero che, utilizzando il circuito delle telecamere di sorveglianza, sta cercando di rintracciare la persona protagonista di quell'atto.