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Il giallo della telefonata di Inzaghi nell’intervallo di Roma-Inter: cosa è successo

Le parole di Bastoni sulla telefonata di Inzaghi nello spogliatoio in Roma-Inter, poi smentite da Farris hanno fatto discutere.
A cura di Marco Beltrami
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Una telefonata di Inzaghi all'intervallo di Roma-Inter e la capolista ha cambiato marcia ribaltando il risultato ed espugnando l'Olimpico. Le parole di Bastoni dopo il match hanno messo in imbarazzo la formazione nerazzurra, visto che ha fatto pensare che il tecnico avesse parlato direttamente con la squadra cosa che da regolamento è vietata. Il vice-allenatore Farris ha provato a chiarire quanto accaduto, anche se l'episodio ha fatto discutere.

"Primo tempo inguardabile. Ci hanno mangiato. Siamo scesi in campo male. Poi nell’intervallo ci ha chiamato il mister in viva voce e abbiamo fatto uno switch mentale. Ci siamo parlati a fine primo tempo e ci siamo detti di essere noi. E l'abbiamo fatto vedere". Così Bastoni ha parlato di quanto accaduto negli spogliatoi dopo il primo tempo, quando Inzaghi in qualche modo si sarebbe fatto sentire dopo essersi arrabbiato a più riprese nel box riservatogli all'Olimpico.

Un conto è però parlare con i collaboratori, un conto è farlo direttamente con la squadra. Per questo proprio Farris sempre a DAZN ha voluto iniziare il suo intervento chiarendo subito: "Il mister era carico e il tramite alla sua telefonata siamo stati noi dello staff, ma anche i ragazzi sapevano cosa non andava, così tutto il centrocampo ha subito alzato il livello. Questo è un gruppo che, se viene stimolato, soprattutto in allenamento, risponde: è straordinario". Stando a quanto raccontato da Tuttosport, Inzaghi avrebbe urlato al telefono con uno dei suoi collaboratori, probabilmente Farris: "Digli che si devono svegliare, che cosa stanno facendo? Abbiamo regalato due gol".

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Quello che è certo è che il regolamento parla chiaro, in quanto le norme prevedono che un tecnico squalificato non possa in nessun modo dirigere la squadra o prendere parte all'evento anche attraverso una telefonata. Certo è difficile ricostruire quanto accaduto all'interno degli spogliatoi, soprattutto a livello delle comunicazioni.

Nel caso in cui un allenatore squalificato fosse sorpreso a parlare direttamente alla squadra potrebbe andare incontro ad ammenda o in alcuni casi anche a squalifica. Basti pensare al recente caso di Donadel, molto diverso rispetto a quello di Inzaghi ovviamente, ma emblematico per capire quando i tecnici fermi ai box non possano dare indicazioni direttw. L'allenatore dell'Ancona venne squalificato per  un'ulteriore giornata per "avere, durante l’incontro, in più occasioni diretto la squadra mediante disposizioni tecniche fornite verbalmente dalla tribuna centrale, nonché mediante l’uso di un telefono cellulare nonostante fosse squalificato".

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