Il giallo del rigore mancato in Juve-Inter: non hanno trovato le immagini in sala VAR
Il contatto tra Bastoni e Zakaria è uno degli episodi da moviola che hanno infiammato Juventus–Inter. Capita nel secondo tempo ed è una patata bollente che passa di mano in mano, dall'arbitro Irrati al Var. Lascia ai bianconeri la rabbia per un calcio di rigore non concesso (che avrebbe permesso di acciuffare il pareggio), ai tifosi dell'Allianz Stadium il sospetto che sia accaduto ancora una volta qualcosa di strano ("sapete solo rubare", urlano contro i nerazzurri).
Prima il penalty assegnato (e ripetuto) con il Var alla formazione di Simone Inzaghi poi il check in cabina di regia per l'intervento del difensore sul centrocampista svizzero che alimenta dubbi e una domanda in particolare: possibile che gli ufficiali di gara non avessero immagini sufficienti, nitide per quella che in gergo viene definita "valutazione geografica"? Possibile non ci fosse il frame giusto per chiarire postura ed esatta posizione dei calciatori in quel frangente?
Cosa è successo. Lasciate stare dove si trova il pallone, nemmeno lasciatevi ingannare dal tocco dello stinco di Bastoni sul polpaccio di Zakaria (che pure è determinante). In realtà il dettaglio che a molti è sfuggito e, alla luce di come sono andate le cose, sembra che nemmeno al Var avessero elementi sufficienti per suffragarlo, è quando inizia effettivamente il disturbo del difensore sull'avversario, quando (e dove) c'è l'impatto. Inizia tutto quando la coscia sinistra del centrale interista lambisce quella destra, la dinamica e lo sviluppo dell'azione porteranno poi al contatto tra stinco e polpaccio.
Dov'era Irrati? Dalle immagini si nota come fosse in buona posizione (aveva la visuale sufficientemente libera) per valutare quella situazione di gioco. Si nota addirittura come si abbassi anche un po' per focalizzare l'attenzione proprio sugli arti inferiori dei due calciatori coinvolti. E infatti decide che non è rigore assegnando la punizione dal limite ma passa ancora qualche minuto per il check col Var (c'era l'arbitro Mazzoleni). È in quegli istanti che matura la decisione: non è penalty. E l'ipotesi della mancanza di immagini molto nette prende piede anche per un altro dettaglio: ci fosse stata la valutazione geografica, oggettiva chiara (non soggettiva, quella la dà Irrati che rileva l'infrazione fuori dall'area) come avviene spesso per gli episodi, le immagini in diretta avrebbero certificato il perché della scelta e lo stesso Irrati avrebbe indicato direttamente il dischetto senza andare alla on-field-review. Così non è stato.
Perplessità che conducono alla deduzione sulla mancanza dei fotogrammi in questione. Perplessità che trovano, con ogni probabilità, la spiegazione in un fattore: evidentemente al Var non avevano materiale tecnico abbastanza attendibile per determinare con certezza la posizione effettiva dei calciatori, quel "dentro o fuori" l'area di rigore (le linee che la delimitano ne fanno parte da regolamento) che è la discriminante di ogni cosa.
L'argomento è stato molto dibattuto anche dopo la partita con i commenti in studio e l'analisi alla moviola. A Dazn è l'ex arbitro, Luca Marelli, a offrire un contributo che si avvicina molto a una deduzione plausibile: "È un episodio davvero molto al limite. Probabilmente l'intervento è avvenuto sulla linea ma non ci sono immagini chiare che il contatto tra Bastoni e Zakaria sia in area. Per questo non c’è stato l’intervento del Var".
A Mediaset, durante la trasmissione Pressing, un altro ex arbitro, Cesari, la pensa diversamente: è certo che sia rigore, spiega perché e cosa è accaduto. "Irrati è lì e dà il fallo, ma c'è da stabilire se è dentro o fuori dall’area. Irrati aspetta il Var Mazzoleni, ma la valutazione è oggettiva, perché è come se fosse un fuorigioco e le linee perimetrali sono oggettive. Bisogna fare attenzione ai piedi e all’impatto, non al pallone: Zakaria ha il piede sulla linea perimetrale, Bastoni ha il piede all’interno dell’area. Il pallone è distante, ma non va considerato: questo è un calcio di rigore. È stata sbagliata una decisione oggettiva".