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Il gesto non visto di Sverko che spiega cosa è successo davvero sul gol annullato in Inter-Venezia

La rete annullata dal VAR al 98′ di Inter-Venezia ha fatto discutere tutti sull’ effettivo tocco di mano di Sverko che aveva centrato un incredibile 1-1. Lo stesso difensore croato a fine gara ha mimato l’accaduto a compagni e avversari, colto dalle telecamere.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il finale di Inter-Venezia a San Siro, domenica 3 novembre, è stato tra i più incredibili epiloghi di quest'anno in Serie A. Lagunari all'arrembaggio fino all'ultimo respiro e pareggio trovato al 98′ in una convulsa azione offensiva dove il pallone alla fine è entrato nella porta di Sommer. Ma tutto è stato vanificato dal VAR che ha richiamato l'arbitra Caputi, per annullare la rete di Sverko per tocco di mani. Che lo stesso giocatore, colto dalle telecamere, mima a fine gara a compagni e avversari.

Sverko mima cos'è accaduto in area con Bisseck: palla sul polso

Nel concitato fine partita, tra le feroci proteste dei veneti che circondano l'arbitra Caputi, c'è anche l'autore del fallo contestato, Marko Sverko, difensore croato del Venezia che si è improvvisato attaccante in area nerazzurra all'ultimo forcing disponibile. Sono minuti caldissimi, individuati dalle telecamere di Sky che si soffermano proprio sul giocatore e lo colgono nel mimare l'accaduto: si tocca la mano, l'avvicina al corpo, ripetendo il gesto che è stato punito dal VAR. "Parla a fine gara con avversari e compagni e mima di averla toccata col braccio" spiega Caressa in studio Sky davanti al replay. "Dicendo che il braccio l'aveva attaccato al corpo ma, come abbiamo già spiegato, in caso di gol.. Sembrerebbe dire proprio questo, avevo il braccio attaccato al corpo".

Cos'è successo al 98′ di Inter-Venezia, il gol annullato dal VAR

Un episodio che ha fatto discutere e arrabbiare e che ha già una scia di valutazioni contrastanti. Perché la carambola in area nerazzurra in pieno recupero ha visto svanire il sogno del Venezia di prendersi un punto contro l'Inter che ha difeso coi denti il vantaggio di Lautaro, furioso a fine match. Tutto accade all'ultima azione utile: palla in area piccola, sfida fisica tra Bisseck e Sverko con quest'ultimo che tocca col polso, fallo non visto da Caputi che indica il gol valido per l'esultanza dei lagunari, strozzata dal VAR. Alla moviola si rivede l'azione e si nota l'irregolarità: tutto cancellato, il tabellino torna sull'1-0 con l'arbitra che indica gli spogliatoi di fine match.

Cosa dice il regolamento sui falli di mano e i gol

Il tocco col polso da parte di Sverko ha vanificato tutto perché colto dalle moviole del VAR che ha fatto scattare l'immediato check di fronte ad una azione convulsa, conclusasi con la rete del Venezia. Applicando il regolamento (Regola 12 "Falli e scorrettezze"), ravvisando il tocco di mani, il gol è stato correttamente annullato perché viene meno il concetto di volontarietà o meno: "Un calciatore segna direttamente con le proprie mani / braccia, anche se in modo accidentale, o immediatamente dopo che il pallone ha toccato le sue mani / braccia, anche se in modo accidentale". Dunque, ogni volta che la palla finisce in porta immediatamente dopo un tocco irregolare con la mano, il gol non è considerato valido, come nel caso di Inter-Venezia.

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