Il Genoa sta con Criscito dopo il derby: “Ha avuto le palle, sul dischetto è andato solo lui”
Un errore che potrebbe costare carissimo, una intera stagione e soprattutto la permanenza in Serie A. Una colpa, ma anche una responsabilità, che Domenico Criscito si è assunto di prendersi, sabato pomeriggio nel derby della Lanterna che è finito tra le mani dei blucerchiati, grazie al gol partita di Sabiri. Per il capitano del Grifone, invece l'amarezza degli undici metri, le lacrime subito dopo e poi tante critiche piovute sui social.
I tifosi non hanno perdonato quel tiro dal dischetto che potrà valere anche la retrocessione. Non importa se chi l'ha tirato è stato il capitano della squadra, Domenico Criscito, uno dei senatori rossoblù che a Genova e al Genoa ha dato praticamente tutta la sua carriera sportiva. Quel rigore doveva andare in porta, permettere il pareggio, garantire un piccolo ma necessario passo in avanti nella lotta salvezza, e invece sa di condanna. Lo sa benissimo anche l'esterno difensivo, uscito in lacrime da Marassi per avere fallito l'appuntamento più importante, lui che mille altre volte ha salvato il Genoa anche segnando i rigori.
Il destino gli ha voltato le spalle nella giornata più sentita, anche se non decisiva, quella del derby che ha permesso alla Sampdoria di prendere tutto il banco: vittoria e salvezza. Al Genoa di Blessin sono rimaste le briciole di un rammarico feroce con la Salernitana che non molla di un metro, il Venezia ultimo ma vivo, e il Cagliari che ha giocato la carta disperata del cambio di allenatore. Ma Criscito non è stato abbandonato dai compagni – e nemmeno dagli avversari – tanto meno dalla società. A dargli la propria vicinanza è stato l'ad rossoblù, Andres Blazquez.
Nessun alibi ma solamente tanta umanità nelle parole del dirigente dei neo proprietari del Genoa che ha voluto rimarcare il coraggio del capitano: al 96′, sotto di un gol, sapendo che non ci sarebbero potute essere altre opportunità per rimediare, sul dischetto si è presentato lui, non altri. "Ha avuto le palle per andare a tirare il rigore. Non è stato facile prendersi quella responsabilità ma lo ha fatto e in quel momento ho capito quanto ci tiene al Genoa. Stava male, ho cercato di consolarlo, l'ho abbracciato e dopo la gara l'ho chiamato. Non è colpa sua, un errore ci sta. Sul dischetto ci è andato solo lui".
Una salvezza che adesso è appesa ad un filo lungo tre giornate in cui il Genoa non è del tutto padrone del proprio destino perché vincerle tutte potrebbe non bastare: "Crediamo ancora alla salvezza ma anche se dovessimo andare in Serie B il progetto continuerà – ha concluso Blazquez parlando al SecoloXIX – Costruiremo una squadra all'altezza, per stabilizzarci in Serie A e poi puntare all'Europa".