Il futuro di Morata alla Juve cambia con Allegri: “È micidiale”
La nuova Juventus di Massimiliano Allegri sta già prendendo forma ed è probabile che il tecnico livornese l'abbia già immaginata insieme alla dirigenza bianconera prima di firmare il suo nuovo contratto che lo legherà alla Vecchia Signora per i prossimi 4 anni. Il dubbio Cristiano Ronaldo resta, ma in attacco, oltre al probabile rinnovo di Dybala che Allegri ha sempre considerato un intoccabile partendo da posizione leggermente più arretrata, potrebbe restare soprattutto Alvaro Morata. L'attaccante spagnolo ha fatto benissimo soprattutto nella prima parte di stagione con Pirlo in panchina ma aveva già fatto vedere ad Allegri di poter essere determinante in diverse fasi di gioco. "È micidiale – ha detto di lui Allegri – Soprattutto nelle partite secche".
Gol a raffica tra campionato e Champions League ma anche reti annullate per fuorigioco millimetrici, che comunque erano il chiaro segnale di come lo spagnolo fosse migliorato in fase realizzativa nel corso degli ultimi anni tra Chelsea e Atletico Madrid. Massimiliano Allegri, lo scorso mese di marzo, fu ospite negli studi di Sky al Club, con Fabio Caressa. Tra passato e futuro, si è parlato soprattutto della Juventus del futuro e di quel Morata che tanto bene stava facendo in bianconero e che tante cose positive aveva fatto vedere anche durante i primi due anni in bianconero tra il 2014 e il 2016: 93 presenze 27 gol 18 assist. Oggi Sky ha rivelato come sia stato deciso dalla Juventus di esercitare il riscatto del giocatore dall'Atletico Madrid per un'altra stagione a 10 milioni.
Allegri e i numeri di Morata che hanno convinto il tecnico
Che sia stata questa (se confermata) la prima mossa di Allegri per la nuova Juventus, non è ancora chiaro, ma sta di fatto che il suo nuovo ruolo di manager in bianconero potrebbe aver influito su questa decisione. Allegri fu dispute a Sky anche a maggio del 2016 e di Morata parlò solo che bene: "È uno dei pochi che può giocare con ogni tipo di compagno di reparto, che sia prima punta, una seconda o altro". Lo scorso mese di marzo invece, oltre a raccontare l'aneddoto legato a Tevez:
"Appena arrivato tirava sempre, poi l'argentino cominciò a guardarlo un po' di traverso, e allora lui smise completamente di tirare" il tecnico livornese ha svelato cosa realmente pensasse di Morata: "È cresciuto molto e le partite secche le decide sempre – ha detto – Noi siamo andati in finale nel 2015 perché lui aveva fatto gol con il Real e poi nella finale contro il Barcellona. È micidiale in gare secche". Oggi, con una stagione conclusa con 20 gol e 12 assist, potrebbe essere l'attaccante perfetto per Max.