Il fuorionda memorabile di Ranieri con Ambrosini dopo il derby: “C’è un motivo per quella cosa strana”
Il fuorionda di Claudio Ranieri a Dazn a colloquio com Massimo Ambrosini spiega bene qual è il turbine di emozioni che può regalare un derby come quello della Capitale tra Roma e Lazio: vincerlo è come guadagnare una sorta d'indulgenza che medica e lenisce tante cose, perderlo… è meglio non pensarci per il segno che può lasciare addosso.
Ecco perché, dopo essere uscito trionfatore dalla sfida tanto attesa, che ha restituito ardore fideistico a una squadra e a un popolo finora in tono minore per un avvio di campionato tremendo, il tecnico dei giallorossi ha voglia di scherzare. È dell'umore giusto per essere uscito dall'arena a braccia levate e tra i cori della Curva Sud.
Ma tra il serio e il faceto dice (anche) qualcosa di molto vero relativamente al mestiere di allenatore e alle sensazioni che si provano. Lo definisce "bellissimo" ma condizionato da quel che accade alla domenica in campo. Lo fa col sorriso sulle labbra mentre scambia qualche battuta con l'ex calciatore, Ambrosini, poco prima che dallo studio aprano microfono e collegamento per il commento della partita.
"Complimenti mister", gli dice l'ex giocatore del Milan oggi nella squadra dei talent del network. "Grazie", replica Ranieri con aria di soddisfazione mentre gli porgono l'auricolare. "Come sta?", aggiunge Ambrosini con deferenza, a mo' di riscaldamento prima che arrivi il segnale della diretta. L'allenatore risponde con una battuta che è un manifesto della vita da panchina: "Quando si vince sto bene… non so perché", sussurra provocando l'ilarità dell'interlocutore che sa benissimo cosa vuol dire per averlo provato in prima persona.
"C'è un motivo per quella cosa strana…", dice di rimando Ambrosini che sottolinea il concetto e sta al gioco. La chiosa di Ranieri è memorabile, scolpisce nella pietra parole che qualsiasi tecnico potrebbe sottoscrivere. "Eh sì… il mio è un mestiere bellissimo se non ci fosse la partita della domenica", e giù un'altra risata. Ha vinto il derby e risollevato la Roma, può permetterselo.
"Ora siamo squadra, sappiamo come aiutarci e a tenere le distanze tra i reparti – chiarirà poco dopo -. Dopo questo girone d’andata non possiamo più sbagliare e far vedere che ci siamo. Pellegrini? Ho capito che la voglia è andata dove volevo io". E magari è iniziato un nuovo campionato per tutti, ripartendo dal decimo posto che bello non è però è un segnale preciso perché ‘quando penso che sia finita, è proprio allora che comincia la salita'.