Il fuorionda di Allegri dopo che è finito il collegamento: non può accettare quello che ha sentito
Dopo partita agitato quello di Inter-Juventus, match vinto per 1-0 dai bianconeri, che continuano ad inseguire la qualificazione alla Champions League (sono a 7 punti dal Milan quarto), in attesa di sapere se riavranno indietro i 15 punti di penalizzazione il prossimo 19 aprile dal Collegio di Garanzia del CONI. Punto del contendere è il gol che ha deciso la gara, segnato a metà primo tempo da Kostic, dopo che l'azione era iniziata con un possibile tocco di braccio di Rabiot che era stato poi escluso dal VAR dopo lunga revisione, giudizio supportato anche da un video spuntato dopo. Nella medesima azione peraltro c'è anche un tocco successivo di Vlahovic che appare ben più netto nell'aggiustarsi la palla col braccio e che non è stato ugualmente ravvisato né dall'arbitro Chiffi in diretta né dal VAR Mazzoleni.
Tutto materiale di analisi televisiva nel dopo partita, con Simone Inzaghi che ha parlato di gol "inaccettabile al tempo del VAR", mentre Massimiliano Allegri ha dal canto suo difeso a spada tratta il risultato maturato sul campo, alterandosi parecchio quando gli hanno chiesto conto dell'episodio incriminato: "Non mi fate arrabbiare. Con la Salernitana invece non è successo niente? Noi siamo molto signori, non facciamo tanto casino, andare a trovare l’errore dopo una prestazione così mi sembra sbagliato. La malafede siete voi giornalisti. Fatemi le domande giuste, meno parliamo degli arbitri e più li aiutiamo", ha detto a muso duro a DAZN.
Stessi concetti ribaditi poco dopo nel collegamento con Sky, dove è stato incalzato in studio da Fabio Caressa e i suoi ospiti (Bergomi, Marocchi, Marchegiani e Bucciantini). A quel punto Allegri ha perso nuovamente la pazienza: "Da quando alleno non ho mai brontolato sugli arbitri. Il VAR è una roba oggettiva, il gol contro la Salernitana è una roba oggettiva. Il resto sono cose soggettive. Il pestone in area, chi la dà la potenza? La TV non può farlo, quella diventa una supposizione".
"Voi dovete parlare di calcio – si è infervorato il tecnico livornese – Domandatemi perché la squadra gioca male o perché gioca uno anziché l’altro, ma non parlate di arbitri. Il giochino poi diventa che tutti si lamentano quando hanno l'errore contro, mai quando ce l'hanno a favore. Del fallo di mano di Vlahovic contro la Roma non avete parlato. Fate i bravi, mi siete anche simpatici e vi ascolto volentieri. Io su certe cose mi arrabbio perché quando uno non capisce faccio fatica ad accettare. Domandatemi della partita".
Poi Allegri si è tolto l'auricolare e ha salutato la compagnia, ma prima che le immagini staccassero e si tornasse in studio, si è sentita una frase del tecnico destinata ad essere fuorionda e che invece è stata avvertita nitidamente: "Così almeno ce n'è anche per loro". Evidente il riferimento alla ‘par condicio' con cui Max ha ritenuto di aver sfogato sia con DAZN che con Sky: di gol irregolare e arbitro non vuole sentire parlare da nessuno.