Il fuorigioco in Croazia-Belgio sfida i principi del regolamento: così non ha senso
Croazia-Belgio è una partite determinante per il destino di entrambe le squadre, che quattro anni fa sono salite sul podio nel Mondiale di Russia. Oggi una delle due andrà fuori, perché il Marocco sta facendo ampiamente il suo dovere contro il Canada. La posta in palio è grossa. La Croazia ha un punto in più e quindi ha la possibilità di passare agli ottavi anche con un pareggio. Un episodio potrebbe decidere questa sfida e quell'episodio era arrivato al 15′ del primo tempo, ma una lunga revisione al VAR ha cancellato un rigore per i balcanici. E la cancellazione del rigore è arrivata per un fuorigioco impercettibile all'occhio umano.
4 punti per la Croazia, 4 per il Belgio. Le squadre di Dalic e Marttinez si giocano gli ottavi di Qatar 2022. Il Belgio è una polveriera e il c.t. ha stravolto l'attacco, la Croazia è più solida e parte a razzo, anche in virtù del punto in più in classifica. L'equilibrio è sottile. Un gol può fare la differenza. Al 15′ Carrasco commette un fallo sciocco in area, è rigore. Netto, c'è poco da dire. L'arbitro Anthony Taylor, un inglese, sente le proteste dei belgi, ascolta, ma non cambia idea, e soprattutto sgombra l'area di rigore. Le telecamere sono tutte su Luka Modric, il tiratore, e Courtois, il portiere, che sono compagni di squadra nel Real Madrid. Un evento nell'evento.
Ma il tiro non si batte. Chi è al VAR suggerisce all'arbitro di tenere tutto fermo. Poi lo stesso Taylor va a vedere le immagini, le osserva in un paio di occasioni. Poi torna indietro sulla sua decisione. Non è rigore. Ma perché non è stato assegnato il calcio di rigore? Perché riguardando le immagini c'era un fuorigioco impercettibile all'inizio dell'azione di Lovren. Una interpretazione del fuorigioco precisa ma che comunque fa discutere.
Il regolamento dice che: "Le mani e le braccia di tutti i calciatori, compresi i portieri, non sono da considerare. Al fine di determinare una posizione di fuorigioco, il limite superiore del braccio coincide con la parte inferiore dell’ascella". Al VAR, tramite la rilevazione del fuorigioco semiautomatico che un punto del braccio di Lovren era di poco superiore al limite dell'ascella, che è il limite assoluto per la rivelazione del fuorigioco.
Quindi determinante è stato il fuorigioco semiautomatico, il SOAT. Questo sistema permette di tracciare la posizione di tutti i calciatori in ogni istante, con una frequenza di 36 frame al secondo. Viene tracciato anche il pallone. La tecnologia riesce a capire in ogni momento, in ogni secondo, se è un calciatore è in posizione irregolare quando gli arriva il pallone. Il margine di errore è tendente allo zero. Ufficialmente cambia poco nella valutazione del fuorigioco, ma sulla carta. Perché il vantaggio grande, oltre all'errore quasi annullato, è rappresentato dal tempo d'attesa che è molto minore.
Ma questa volta non è stato così. E sono serviti circa tre minuti per capire che di un filo era in fuorigioco Lovren. Ma questo di Croazia-Belgio è un fuorigioco davvero al limite del regolamento. Perché la regola del fuorigioco esiste per evitare un determinato tipo di sviluppo del gioco del calcio. Questo caso è uno di quelli in cui le distanze sono talmente minime che non c'è un reale vantaggio di posizione per chi viene poi punito per l'offside. Una decisione praticamente quasi al limite del regolamento. Decisione che ha portato alla cancellazione del rigore per la Croazia.