Il fratello di Pisilli squalificato per 11 giornate in Promozione: insulti sessisti all’arbitro
Mattia Pisilli è stato protagonista di una bruttissima pagina di calcio nell'ultima giornata giocata in Promozione: il fratello del giocatore della Roma è stato punito con 11 giornate di squalifica per aver insultato in modo sessista l'arbitro della partita che lo aveva espulso. La terna arbitrale della partita tra Palocco Calcio e Nuova Pescia Romana, formata dall'arbitro Alessio Paci e dagli assistenti Alessio Corsini e Valeria Nardozi, è rimasta sconvolta quando il più grande di casa Pisilli è esploso contro di loro con espressioni irripetibili.
La partita è finita 0-0 e, oltre alla frustrazione, c'è da pagare per una reazione spropositata e offensiva. Per questo il Giudice Sportivo ha punito il classe 2002 con una maxi squalifica, motivata dalle frasi minacciose e discriminatorie che sono state riportate dall'arbitro all'interno del referto.
Maxi squalifica al fratello di Pisilli
Il centrocampista del Palocco potrà tornare in campo solo nel 2025, dato che le 11 giornate di squalifica che gli sono state assegnate gli faranno saltate tutto il resto di questo anno. Un provvedimento severo che lo terrà lontano dal campo per tantissimo tempo e che ha già avuto ripercussioni su di lui, dato che dopo il triste accaduto ha reso privati tutti i suoi profili social. Mattia Pisilli è diventato una furia alla fine della partita, quando l'arbitro lo ha espulso facendogli perdere completamente la testa.
Le motivazioni di una sanzione così lunga sono motivate dal Giudice Sportivo all'interno del comunicato che ufficializza la squalifica: "Alla notifica del provvedimento, disciplinare, rivolgeva all'arbitro espressioni minacciose ed offensive, di natura discriminatoria altresì per motivi di sesso. Ritardava inoltre l'uscita dal terreno di gioco". Dunque Pisilli ha offeso la terna arbitrale con insulti sessisti, un comportamento inappropriato che è stato punito con una sanzione esemplare.