Il figlio di Pirlo cambia vita: “Da oggi ogni volta che toccherò un pallone, sarà per fare del bene”
Nicolò Pirlo è il figlio 18enne di Andrea, il Maestro che tutto il mondo del calcio ci ha invidiato e che ora è in cerca di panchina dopo la dolorosa separazione dalla Juventus della scorsa estate. Anche Nicolò è un centrocampista, ma ha appena deciso che la sua strada non sarà quella percorsa trionfalmente da suo padre: il sogno di sfondare nel calcio professionistico è stato definitivamente abbandonato.
La notizia è stata data dal settimanale Chi: "Nicolò ha appeso gli scarpini da calcio al chiodo. Con il benestare di suo papà, presto debutterà come stilista con una linea di vestiti". Il ragazzo, figlio primogenito di Andrea e della sua ex moglie Deborah Roversi, aveva già manifestato il proprio malessere per essere considerato ‘il figlio di', perennemente alle prese con l'ombra ingombrante del padre. "Vivere con te non è sempre stato facile – aveva scritto lo scorso dicembre in un post su Instagram indirizzato al padre – la gente vede me e pensa subito a te. E a volte, avere il tuo cognome è pesante, perché la prima cosa che la gente mi chiede è se sono tuo figlio. Nessuno ha creduto in me, hanno creduto che io fossi te. Ma la verità è che io mi considero per quello che valgo. Ho fiducia in me stesso. Ognuno insegue i propri sogni e i miei sono complementari ai tuoi. Sono pronto a scrivere la mia storia".
E Nicolò, che gioca nella squadra dilettantistica del Pecetto, categoria Juniores Provinciali Under 19, non ha perso tempo nel cominciare a scriverla la sua storia, con un post che ha fatto conoscere il suo nuovo progetto: "Ho rincorso il pallone indossando decine di maglie. Ho passato anni a immaginare il modo in cui la moda e il calcio possono dialogare fuori dal campo. Le maglie da calcio non devono rimare rinchiuse negli stadi: devono vivere nelle strade, essere indossate tutti i giorni da chi ama il calcio. Sto studiando la storia della moda nel calcio e tutte le volte in cui le due realtà si sono unite. Questa è la mia visione: un brand che porti il calcio negli armadi di chi lo ama".
Poi ancora ha postato un altro messaggio sul tema: "In queste settimane sto lavorando senza sosta per dare inizio al mio sogno: unire la moda al calcio. Sto studiando la storia e le collaborazioni passate, creando i primi modelli e riunendo la squadra con la quale scenderò in campo. Sto creando un brand che reinterpreterà il mondo del calcio in chiave streetwear. Se volete unirvi al mio team, mandatemi disegni e idee e scendiamo in campo insieme. Nel mio stadio ci siete voi: i miei 95mila spettatori. Voglio che questa sia la partita migliore della nostra vita".
A 18 anni il giovane sembra avere le idee chiarissime su cosa farà da grande, ma in un ultimo post ha voluto fare una precisazione su quel "lascerà il calcio". Non è esattamente così, anche se il professionismo è un orizzonte ormai abbandonato, quello sì: "Dopo aver annunciato che sto costruendo il mio brand, in molti hanno scritto: ‘Nicolò Pirlo lascia il calcio'. Non lascerò mai il calcio, lo porterò sempre con me. Nel mio brand, domani. Per fare del bene, oggi. Il calcio è sempre stato il mio modo di vivere, di respirare e di essere felice. Da oggi, ogni volta che toccherò un pallone, sarà per fare del bene". Nicolò si riferisce alla sua partecipazione ad eventi di beneficenza a favore di Onlus come la Fondazione Simoncelli: "Ogni minuto che giocherò si tradurrà in donazioni". Idee chiare e buoni sentimenti: non male come basi del progetto della propria vita.