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Il figlio di Mihajlovic diventa allenatore: “Caro papà, mi darai forza da lassù. E ti renderò orgoglioso”

Miroslav ha conseguito il diploma Uefa C, il patentino da allenatore di base che gli permette di essere in panchina nelle giovanili (eccezion fatta per la Primavera).
A cura di Maurizio De Santis
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Miroslav, il figlio di Sinisa Mihajlovic sulle orme del papà allenatore.
Miroslav, il figlio di Sinisa Mihajlovic sulle orme del papà allenatore.

Miroslav Mihajlovic aveva fatto una sorta di promessa a papà Sinisa. Nelle parole che aveva scritto a distanza di poco tempo dalla morte del padre gli aveva dedicato un messaggio toccante. Non era solo espressione di sentimenti e sfogo di dolore ma molto di più.

Il ragazzo, 23enne, si dava un compito per onorare la memoria del genitore scomparso a causa della leucemia: difficile ma di quelli che ti vengono dal profondo dell'animo per la solennità dell'impegno preso con se stesso. "Caro papà, sei e sarai sempre il mio orgoglio e la mia fonte di ispirazione. Cercherò in tutti i modi di renderti orgoglioso perché da lassù mi guarderai e mi darai forza come hai sempre fatto".

E oggi, che ha scelto di intraprendere la strada di Sinisa, quella frase scolpita nel cuore diventa il manifesto della sua avventura di allenatore. Non sarà semplice, quel nome che ha sulle spalle peserà come un macigno. Inevitabile sarà metterlo in controluce e attendersi da lui che abbia le stesse qualità del padre. Ma lo porterà con la consapevolezza che non sarà solo, avrà sempre accanto a sé la figura del padre che è nei consigli, nei suggerimenti, nell'esempio da seguire.

Dove arriverà è presto per dirlo, la pressione e l'attenzione che avrà addosso sono pari al clamore mediatico sulla malattia e sulla scomparsa dell'ex tecnico del Bologna. Miroslav un primo piccolo passo lo ha fatto. È ancora in fondo alla piramide e a guardare dal basso verso l'alto c'è il rischio gli venga un dolore al collo. Non ha fretta, andrà avanti un poco alla volta, lavorando sodo. Intanto ha conseguito il diploma Uefa C, il patentino da allenatore di base che gli permette di essere in panchina nelle giovanili (eccezion fatta per la Primavera). È il primo livello, solo l'inizio. Può essere il trampolino di lancio.

Miroslav prova a farsi largo nel mondo del calcio. In famiglia c'è chi ha scelto d'intraprendere un altro percorso. Si tratta delle sorelle maggiori, Viktorija e Virginia, che hanno scelto il solco della moda e l'ambiente fluido delle tendenze stilistiche per lanciare un brand ("LeMiha") assieme alla madre Arianna e sotto l'egida di una delle delle aziende bolognesi più note in quel segmento di mercato: si tratta di Jato, marchio che dagli Anni 90, grazie a Giorgia Rapezzi e Jacopo Tonelli, s'è fatto largo ritagliandosi fette di settore operando con le griffe più quotate.

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