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Il figlio di Cristiano Ronaldo può scegliere fra 6 nazionali diverse: cosa serve per l’Italia

Cristiano Ronaldo jr spera presto di diventare un calciatore professionista come suo padre, ma potrebbero litigarselo sei nazionali: dove potrebbe giocare il figlio di CR7.
A cura di Ada Cotugno
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Cristiano Ronaldo jr segue fedelmente le orme di suo padre e spera di poter diventare una delle leggende dello sport come lui. Il figlio di CR7 ha appena 14 anni e tutta la strada davanti a sé da percorrere, ma si pensa già al suo futuro tra club e nazionali: attualmente gioca nelle giovanili dell'Al Nassr e spera di debuttare presto in prima squadra, realizzando il sogno del portoghese che vorrebbe giocare insieme a lui prima di chiudere la sua carriera da calciatore. I club non hanno ancora cominciato a corteggiarlo ma c'è tempo per firmare il primo contratto da professionista, ma il figlio maggiore di Cristiano Ronaldo ha ampia scelta anche quando si parla di nazionali da rappresentare.

Il giovane infatti potrebbe addirittura permettersi il lusso di scegliere tra sei federazioni, alcune di altissimo livello, che potrebbero contenderselo nei prossimi anni qualora la sua carriera dovesse decollare. La strada più intuitiva è quella che lo porta verso il Portogallo, ma i lusitani non sono l'unica nazionale in cui potrebbe giocare: anche Stati Uniti, Capo Verde, Spagna, Inghilterra e perfino Italia potrebbero accoglierlo, anche se la strada per vestire certi colori potrebbe essere ancora lunga.

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In quali nazionali potrebbe giocare Cristiano Ronaldo jr

La scelta è ampia, anche se ad appena 14 anni il figlio di CR7 non ha nessuna fretta di prendere decisioni definitive (che in ogni caso potrebbe cambiare prima del debutto in nazionale maggiore). Qualora dovesse diventare un calciatore professionista sembrerebbe quasi scontato per Cristiano Ronaldo jr rappresentare il Portogallo: è la nazionale di suo padre e dunque ha diritto in automatico a giocare per la federazione portoghese, anche se non è nato lì. Il ragazzo è venuto alla luce negli Stati Uniti, in California, e questo gli dà diritto ad essere eleggibile anche per la nazionale statunitense che potrebbe offrirgli qualche spazio in più e meno competitività.

Grazie alle origini dei suoi bisnonni poi può anche richiedere la cittadinanza capoverdiana (che suo padre non ha mai chiesto) e giocare per Capo Verde, una scelta sicuramente esotica ma che gli garantirebbe l'ingresso in nazionale quasi sicuramente. Inoltre, nonostante la giovane età, Cristiano Ronaldo jr ha già raggiunto i requisiti per ottenere il passaporto spagnolo: dal 2010 al 2018 ha vissuto a Madrid e potrebbe essere naturalizzato dalla Spagna così da poter entrare nel giro delle convocazioni, dato che le regole della FIFA stabiliscono che un giocatore che ha vissuto in una nazione per tre o più anni prima di aver compiuto 10 anni può essere idoneo a rappresentare quella nazione.

Ci sono poi due strade di assoluto prestigio, possibili da percorrere ma improbabili per le tempistiche che richiedono. Avendo vissuto a Manchester e a Torino potrebbe addirittura pensare di poter giocare per l'Inghilterra o per l'Italia, anche se non ha raggiunto il tempo di permanenza minimo prima dei 10 anni che ha sfiorato per gli Azzurri (due anni anziché tre): secondo il regolamento, se vivesse ininterrottamente sul territorio della federazione interessata per almeno cinque anni dopo il raggiungimento della maggiore età potrebbe essere tranquillamente eleggibile, uno scenario plausibile qualora decidesse di vestire una delle maglie già indossate da suo padre.

Dunque, ricapitolando la lunga lista di nazionali, in questo momento Cristiano Ronaldo jr potrebbe giocare senza problemi per Portogallo e Stati Uniti, mentre per Spagna e Capo Verde dovrebbe richiedere la naturalizzazione di cui soddisfa già i criteri. Per Inghilterra e Spagna invece servirà necessariamente il requisito della residenza, un processo che richiede un tempo lungo ma che non è impossibile da affrontare.

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