Il fantastico gol di Raspadori nasce da un’idea di Bonucci: lo chiama e gli spiega tutto
Addomestica la palla e la tiene incollata al piede. Fa una piroetta, un'altra ancora. Manda in bambola i difensori dell'Inghilterra che gli sono intorno. Guadagna un metro di spazio e la ‘mattonella' giusta. Poi Giacomo Raspadori lascia partire il tiro delizioso che è un ricamo e segna un gol che è una perla. La vittoria dell'Italia, che ci ha messo cuore e orgoglio contro un avversario davvero mal messo e retrocesso in Lega B, è tutta nell'azione che ha portato al vantaggio (meritato) degli Azzurri.
Leonardo Bonucci vede l'attaccante del Napoli che aggredisce la profondità e calibra un passaggio col contagiri. La traiettoria sembra telecomandata, manca solo il tocco finale. Arriverà poco dopo, sarà come aggiungere l'ultima pennellata. ‘Jack' è partito, è già lì, nei pressi dell'area di rigore. Sa già cosa fare, attende che arrivi l'assist. Al resto ci penserà lui alla sua maniera.
Vede la sfera arrivare e oplà… la fa sua, facendola scomparire come per magia, prendendo ‘leoni per agnelli', muovendosi con destrezza, liberandosi di quei ‘manichini' che ha dinanzi a sé di quel tanto che basta per aprire il corridoio giusto per il tiro. L'effetto speciale è una rasoiata. Una prodezza tecnica e balistica, senza scomodare tiro a giro o accostamenti alla Del Piero. "Ha la cattiveria di Aguero, la gestione palla come quella di Tevez da uomo della strada… si porta dietro giocatori importantissimi prima di tirare", dice Adani. Ma è Jack, null'altro. Ha la ‘dieci' addosso ma gli pesa. Anzi, la veste bene. Applausi a scena aperta.
"È stato davvero un bel gol – le parole di Raspadori ai microfoni della Rai, che svela anche un piccolo retroscena -. Bonucci poco prima mi aveva chiamato a sé per suggerirmi quella giocata e poco dopo l'abbiamo realizzata". Ha funzionato tutto e va bene anche così (per ora). La prestazione rinfranca, dà fiducia per il futuro, infonde coraggio per giocarsi il tutto per tutti in Ungheria e cercare la qualificazione alla Final Four che dopo la scoppola tremenda con la Germania sembrava un miraggio. Non sarà mai come andare ai Mondialima tant'è…
"Abbiamo disputato una partita molto offensiva – ha aggiunto l'attaccante del Napoli – correndo tanto e sacrificandoci contro una grande squadra. Ne avevamo bisogno, abbiamo dimostrato di esserci. Ora continuiamo a lavorare, lunedì c'è ancora una gara importante".