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Il fantacalcio diventa un caso in Premier: “I calciatori anticipano le formazioni agli avversari”

Il fantacalcio in Inghilterra diventa un caso nazionale. I calciatori della massima serie inglese giocano infatti alla Fantasy Premier League rivelando informazioni confidenziali sulle scelte degli allenatori e sugli infortuni dei propri compagni di squadra. L’Aston Villa per evitare ciò ha vietato ai propri tesserati di giocare al fantacalcio, mentre l’allenatore del Manchester City Pep Guardiola ha confermato di essere a conoscenza di ciò e di essere molto preoccupato dal comportamento immorale e poco professionale dei propri calciatori che rivelano in anticipo le formazioni agli avversari.
A cura di Michele Mazzeo
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Il fantacalcio in Inghilterra diventa un caso nazionale. I calciatori della massima serie inglese giocano infatti alla Fantasy Premier League (il nostro fantacalcio) e fin qui non ci sarebbe nulla di male se non fosse per il fatto che, in questo modo, i giocatori anticipino le formazioni della propria squadra agli avversari. A portare sotto i riflettori questa pratica sono stati l'Aston Villa, che ha dovuto prendere dei provvedimenti nei confronti dei suoi tesserati, e l'allenatore del Manchester City Pep Guardiola che ha parlato di questo fenomeno in una conferenza stampa.

L'Aston Villa infatti ha dovuto vietare alla propria squadra di giocare alla Fantasy Premier League dopo che la scorsa settimana sono trapelate informazioni confidenziali sull'infortunio di Jack Grealish dall'account Twitter FPL Insider che aveva riferito che diversi giocatori e membri dello staff dei Villans avevano eliminato dalle loro formazioni Grealish rendendo così pubblica la notizia dell'infortunio del miglior giocatore della squadra londinese alla vigilia del match di campionato contro il Leicester perso poi 2-1.

Ma quello accaduto con i calciatori dell'Aston Villa non è il primo caso di una notizia confidenziale sulla propria squadra resa pubblica da un calciatore di Premier League che partecipa al fantacalcio. La scorsa settimana il capitano del Leeds Liam Cooper aveva messo fuori dalla sua rosa della Fantasy Premier League il compagno di squadra Ezgjan Alioski, fino a quel momento titolare inamovibile della compagine di Marcelo Bielsa, annunciando di fatto la sua esclusione nel match contro i Wolves: cosa poi realmente avvenuta.

Questa incontrollata rivelazione di informazioni che dovrebbero invece rimanere all'interno dello spogliatoio sta diventando sempre più una preoccupazione per i club britannici, molti dei quali, hanno già chiesto ai propri tesserati di evitare di selezionare membri della stessa squadra nelle loro rose di Fantasy Premier League di modo da evitare situazioni come queste, ma a breve potrebbero anche seguire l'esempio dell'Aston Villa.

Di questo fenomeno ha parlato anche il tecnico del Manchester City Pep Guardiola che, dopo aver ammesso di essere a conoscenza del fatto che i suoi calciatori giochino alla Fantasy Premier League, si è detto molto preoccupato dal fatto che si tratti di un comportamento non etico e poco professionale ma non può essere controllato: "Ho sentito cosa è successo all'Aston Villa. So che i giocatori giocano ma non so cosa sia il fantacalcio, onestamente – ha infatti detto il tecnico catalano alla vigilia del match di Champions League contro il Borussia Moenchgladbach –. Non ho mai giocato e ne ho sentito parlare per la prima volta quando ho visto i titoli relativi a quest'ultima situazione. A volte – ha poi rivelato Guardiola – c'è una selezione e i giocatori sono amici di calciatori di altre squadre e ne parlano. A volte fai una riunione di squadra e i giocatori parlano con gli amici di altre squadre di quello che fai. A volte succede ed è incredibilmente immorale e poco professionale, ma non puoi controllarlo".

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