Il falconiere della Lazio asserragliato a Formello, Lotito: “Non vuole uscire, è un problema serio”
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Sulla vicenda dell'ex falconiere della Lazio Juan Bernabé era calato il silenzio e si pensava che lo spagnolo avesse lasciato Formello da tempo, una volta scaduti i sette giorni del certificato medico che a metà gennaio lo dichiarava intrasferibile a causa del decorso post operatorio successivo all'intervento di protesi peniena. Su Bernabé pendeva il licenziamento in tronco da parte del club biancoceleste dopo che aveva postato sui social immagini delle sue parti intime dopo l'operazione, aggiungendovi poi frasi in libertà sulle sue sfrenate abitudini sessuali e su Mussolini. Ebbene, un mese dopo, il falconiere è ancora barricato nel suo alloggio nel centro sportivo della Lazio e non ha nessuna intenzione di andarsene, ha svelato Claudio Lotito, parlando di "problema serio".
Il falconiere resta a Formello, Lotito: "Problema serio"
Lo spunto per parlare di Bernabé è arrivato in occasione della celebrazione dei 125 anni della società organizzata dal Lazio club Montecitorio: a Lotito è stato chiesto se c'è la possibilità di rivedere presto un'aquila allo stadio, visto che Olimpia è di proprietà dello spagnolo e dunque è stata ‘licenziata' anche lei. "Stiamo lavorando per risolvere questo problema – ha risposto il presidente biancoceleste – Prima dobbiamo risolvere il problema storico, ché quel problema è un problema serio, perché ora si è asserragliato là dentro e quindi non vuole uscire. Stiamo attivando tutte le azioni di carattere legale per far sì che ciò accada, perché quello che è successo è vergognoso. Peraltro questo lo dico, e documentatevi, è una cosa che lui già aveva fatto col Benfica ed è stato cacciato dal Benfica. Quindi si vede che purtroppo… corsi e ricorsi nella storia".
Il presidente della Lazio: "Quale esempio poteva dare il falconiere nelle scuole?"
Lotito ha ribadito che "il falconiere non incarnava più i nostri valori, quelli del rispetto dell'essere umano, della formazione, perché il calcio deve essere didascalico e moralizzatore. Quale formazione, quale esempio poteva dare il falconiere nelle scuole? Come padre di una grande famiglia, ho attivato una clausola nel contratto per violazione del codice etico e ho rescisso il contratto. Capisco di aver privato i bambini dell’emozione dell'aquila, ma la riporteremo presto sul campo".
Dal canto suo, il falconiere – che ha ripreso a lavorare facendo volare Olimpia nell'impianto sportivo della Folgore Caratese, la squadra di Michele Criscitiello – negli scorsi giorni è andato anch'egli all'attacco, minacciando a sua volta di adire le vie legali: "Ho sempre rispettato il presidente, ma quello che ha fatto nei miei confronti è inammissibile. Sarà la legge italiana a risolvere la situazione, lo denuncerò. La situazione ora è irreversibile, non mi voglio avvicinare a lui e neanche lavorarci assieme. Dopo l'operazione voleva cacciarmi come se fossi un delinquente. Ha mandato le forze dell'ordine nella mia stanza di Formello appena uscito dall'intervento. Sono stato trattato come un criminale, ma io resterò a Formello fino a quando la legge lo permetterà".