Il duro sfogo social di Malinovskyi: “Quando vi lamentate per le bollette pensate al dolore ucraino”
Ruslan Malinovskyi è tornato a tuonare contro il conflitto russo-ucraino iniziato lo scorso febbraio con l'invasione russa e tutt'ora in pieno svolgimento. Il giocatore dell'Atalanta è stato tra i primi a porsi in prima linea da subito contro la guerra e l'aggressione all'Ucraina, sua terra d'origine, manifestando tutto il proprio dolore verso la propria gente e il disgusto nei confronti degli aggressori.
Prese di posizioni forti e precise, sia in campo sia sui social dove spesso Malinovskyi ha alternato post legati al mondo del calcio ad altri sul conflitto che lo tocca da vicino. Anche utilizzando immagini e toni forti e diretti, come in occasione dell'ultimo sfogo via Facebook dove, sfruttando la popolarità e l'enorme seguito, è ritornato sul tema scuotendo l'opinione pubblica: "La prossima volta che piangerete per i prezzi del gas e dell'elettricità, ricordatevi del prezzo che ogni ucraino paga per la vostra pace. Iliya è stato ucciso a Mariupol quando giocava a calcio sul campo di gioco. Per niente. Solo perché #russiaèstatoterrorismo" si legge nel post corredato da un paio di immagini crude di un padre che piange il figlio, ucciso dai russi.
Il giocatore dell'Atalanta fin dall'inizio della guerra si è sempre impegnato direttamente, anche con il supporto della moglie Roksana, per aiutare in ogni modo il suo popolo attraverso la raccolta di fondi e generi di prima necessità e cercando di mantenere sempre altissima l'attenzione verso il conflitto e il dolore e le sofferenze immani del popolo ucraino. Qualche giorno fa, sempre via social, lo stesso Malinovskyi aveva postato altre foto d'impatto, come un'enorme voragine provocata su un campo da calcio da una bomba russa, o immagini delle devastazioni compiute dai raid russi nelle varice città ucraine.
A pochi giorni dall'inizio del conflitto russo-ucraino, Malinovskyi fu tra i primi a sensibilizzare il mondo sul dramma della guerra durante la fase a gironi di Champions contro l'Olympiacos. Fu il primo di tanti gesti emblematici, come il fraterno abbraccio con il compagno di squadra – russo – Miranchuk fino all'ennesimo messaggio, sempre dal campo, in occasione degli ottavi di Europa League.