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Il drammatico racconto di Christian Karembeu: “Uccisi due miei familiari, con un colpo alla testa”

Christian Karembeu ha rivelato in un collegamento in diretta TV di aver perso tragicamente due nipoti negli scontri a fuoco che sta dilaniando la Nuova caledonia, sua terra natale: “Li hanno colpiti i cecchini. La parola è dura ma non ce n’è un’altra: è stato un omicidio”
A cura di Alessio Pediglieri
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Christian Karembeu ha rotto giorni di silenzio con una rivelazione scioccante durante un intervento all'emittente francese Europe 1, in cui ha rivelato un terribile lutto familiare avvenuto negli ultimi giorni, a seguito dei violenti scontri in Nuova Caledonia, dove è nato e dove vive ancora parte della sua famiglia: "Ho perso due membri della mia famiglia, ammazzati dai cecchini".

Una testimonianza difficile e dolorosa ma che l'ex campione del Mondo, Christian Karembeu ha deciso di dare, per denunciare il dramma della guerra. Nel caso specifico i cruenti scontri che si stanno consumando in questo periodo in Nuova Caledonia, la sua terra d'origine, una collettività francese d'oltremare, situata nell'Oceano Pacifico sudoccidentale vicino all'Australia. Da tempo devastata dalla furia della guerriglia interna al Paese: nelle ultime due settimane decine di morti e feriti, tra cui anche due familiari dell'ex giocatore.

Il terribile racconto di Karembeu: "Uccisi dai cecchini"

La testimonianza arriva dopo aver metabolizzato la tragedia. Karembeu ha scelto di rimanere in silenzio per diversi giorni prima di raccontare quanto accaduto a due suoi nipoti: "Ho perso dei membri della mia famiglia e se sono rimasto in silenzio è perché sono in lutto. La parola è forte, ma sì, è vero: si tratta di un omicidio e speriamo in inchieste e indagini su questi omicidi". Così inizia il racconto dell'ex calciatore che poi aggiunge: "Erano due persone della mia famiglia, sono state uccise da dei cecchini con due colpi alla testa".

La condanna di Karembeu agli scontri in Nuova Caledonia

Oltre ad aver portato la propria testimonianza, Karembeu però si è anche soffermato sul dramma del conflitto interno che è scoppiato per ragioni politiche. "In ogni caso, non si possono uccidere impunemente le persone quando non si è d'accordo con le idee che vengono presentate dallo Stato. Penso che bisogna discutere e chiacchierare così che la legge possa essere accettata e condividere ciò che è buono per il Paese e per le comunità."

Chi è Christian Karembeu e cosa fa oggi

Il classe 1970, oggi 53enne, non ha mai lasciato del tutto il mondo del calcio. Si occupa ancora di pallone e lo sta facendo mettendo a disposizione la propria esperienza come consulente sportivo all' Olympiakos Pireo. Campione d'Europa e del mondo, rispettivamente con il Real Madrid e la nazionale francese, ottenne questi due straordinari risultati nell'anno di grazia 1998. Il "Canaco", come è ancora oggi ricordato da tutti i suoi tifosi, nel corso della sua carriera ha vestito anche la maglia della Sampdoria, giocando in Serie A tra il 1995 e il 1997.

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