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Il dramma di Brian Fernandez scuote il calcio argentino: “Vengono a casa a vendergli la cocaina”

La compagna dell’attaccante argentino Brian Fernandez ha raccontato il dramma che il calciatore vive da anni e che sta inghiottendo la sua carriera: “Stiamo aspettando che accetti il ​​trattamento, lo deve fare di sua spontanea volontà”.
A cura di Paolo Fiorenza
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A 28 anni la carriera di Brian Fernandez, attaccante argentino del Colón Santa Fe, è entrata in un tunnel che è diretta conseguenza dell'abisso dell'uomo, preda da tempo di demoni da cui non riesce a uscire. Dopo aver vissuto le sue stagioni migliori in Messico col Necaxa e in Major League Soccer col Portland Timbers, il giocatore ha iniziato il suo crollo vertiginoso: nel novembre del 2019 la MLS ha deciso di sospendere il suo contratto con la franchigia dell'Oregon a causa di violazioni nel "programma sulle dipendenze".

Fernandez già allora era schiavo della cocaina e la situazione è diventata sempre più drammatica negli anni a venire. Ancora molto prolifico al suo ritorno in patria con la maglia del Ferro Carril Oeste (14 gol in 23 partite) ma nuovamente cacciato dalla squadra per la tossicodipendenza, copione ripetutosi al Deportivo Madryn. Tra tentativi di disintossicarsi e ricoveri in strutture specializzate, anche l'ultima esperienza al Colón ha avuto esiti disastrosi, fino ad arrivare al suo arresto lo scorso 5 ottobre per aver provocato disordini in strada, lanciando pietre contro un autobus. Per ordine della famiglia, il giorno dopo il calciatore è stato ricoverato in un ospedale neuropsichiatrico per un crollo psicotico.

Brian Fernandez è nato nel 1994 a Santa Fe
Brian Fernandez è nato nel 1994 a Santa Fe

Fernandez, che da giovane prometteva di avere ben altra carriera, il mese è scomparso nel nulla per giorni, assentandosi dagli allenamenti e destando grande preoccupazione, anche perché la sua auto era stata ritrovata abbandonata e con i vetri rotti. Dietro tutto questo c'è non solo la dipendenza dalla cocaina, ma anche la sua frequentazione con gli ambienti pericolosi che gravitano attorno alla droga. Nelle ultime ore sono arrivate le parole disperate della compagna del calciatore, Araceli Fessia, che ha raccontato come sia difficile per Fernandez ripulirsi visto che il rifornimento è continuo, al punto che gli spacciatori gli portano la cocaina a casa.

"Brian oggi è con la sua famiglia, dove si sente a suo agio – ha detto la modella – Stiamo aspettando che accetti il ​​trattamento, lo deve fare di sua spontanea volontà. Sto cercando altro supporto in modo che tutti intorno a lui possano raccontare della malattia e di quello che si vive giorno per giorno. Ad esempio questo mese mi ha detto che non vuole i ricoveri, che sta peggiorando sempre di più. Nessuno vuole questo per Brian, è una questione molto difficile. Con sua madre abbiamo pianto insieme. Cerco di continuare ad aiutarlo, ha bisogno di coscienza e volontà".

Fernandez con la maglia del Necaxa in Messico
Fernandez con la maglia del Necaxa in Messico

"Consuma cocaina. Non ho mai sporto denuncia perché mi è capitato che gli spacciatori si presentassero alla porta di casa mia. Ci sono persone che vogliono fare un grosso guadagno e lo invitano a consumare la droga. È considerata una malattia quando il consumo non ti permette di andare avanti con le tue responsabilità. Sto con lui da otto anni e sono tre anni che combatto", ha concluso il suo sfogo la compagna di Fernandez.

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