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Il dolore nascosto di Aké: “Mio padre malato incurabile, è morto pochi minuti dopo il mio gol”

La dedica di Nathan Ake al padre morto è struggente. Malato da tempo, senza alcuna possibilità di ricevere cure, l’uomo è deceduto poco dopo che il figlio, calciatore del Manchester City, ha segnato un gol in Champions contro il Lipsia. “So che sei sempre con me, sarai sempre nel mio cuore. Questo gol era per te papà”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'ultimo desiderio è stato esaudito poco prima di morire. Il padre di Nathan Aké ha visto il gol del figlio in Champions League poi ha chiuso gli occhi per sempre. Se n'è andato dopo una lunga malattia e la consapevolezza che nulla avrebbe potuto salvarlo. Se n'è andato compiendo una delle poche cose che ancora gli dava un po' di gioia: assistere alle gare del ragazzo che nel mercoledì di Coppa ha aperto le marcature nella sfida contro il Lipsia. Una goleada (6-3) avviata proprio dal difensore ex Chelsea che nel ‘vecchio continente' finora aveva acquisito fama per la straordinaria somiglianza con l'ex calciatore Ruud Gullit. Basta fare una semplice ricerca su internet e alla voce "padre o father" vi compare proprio il faccione con le treccine dell'ex tulipano del Milan.

Il padre, quello vero, quello che lo ha allevato con pazienza, quello che ha abbracciato in questi mesi trascorsi con il dolore nel cuore, è deceduto proprio mentre Ake era in campo. È stato lui stesso a raccontare la triste vicenda personale condividendo il messaggio sui social network, a corredo di due foto simbolo: nell'una c'è lui che esulta dopo la rete, nell'altra c'è un'immagine del genitore morto.

Le ultime settimane sono state le più dure della mia vita – si legge nel post su Instagram -, mio padre è stato molto malato e non c'erano più cure possibili per salvargli la vita. Sono stato fortunato ad avere molto sostegno dalla mia fidanzato, dalla mia famiglia e dai miei amici.

L'incipit è come prendere fiato dopo l'apnea. Lo strazio dei sentimenti può toglierti il fiato e scuoterti fin dentro l'anima. Ake lascia che, oltre alla lacrime, assieme alle parole scivolino via la brutta notizia che mai avrebbe voluto sapere e il dolore.

Dopo un periodo difficile, ieri ho segnato il mio primo gol in Champions League e solo pochi minuti dopo mio padre si è spento serenamente con mia mamma e mio fratello al suo fianco. Forse doveva essere così, guardarmi giocare lo rendeva sempre orgoglioso e felice. So che sei sempre con me, sarai sempre nel mio cuore. Questo gol era per te papà.

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