Il divorzio da 100 milioni di dollari tra Wanda Nara e Mauro Icardi: “Ci stiamo uccidendo per quei soldi”
Cento milioni di dollari. È la porzione (consistente) di patrimonio che spetterebbe solo a Wanda Nara nel divorzio con Mauro Icardi. Ogni tentativo del calciatore di provare a ricucire il rapporto, incrinatosi dopo quel pasticciaccio brutto del tradimento con la "China Suarez, è fallito. Le immagini della vacanza in luoghi esotici sono l'ultimo scatto della coppia: lasciavano presagire rappacificazione, in realtà erano i titoli di coda di un matrimonio durato 8 anni.
In Argentina sono certi: stanno preparando le carte da firmare ma prima di mettere nero su bianco serve trovare un accordo. E di questo se ne sta occupando l'avvocato della donna, Ana Rosenfeld. Anzi, sarebbe proprio la moglie/manager a voler dare un'accelerata alla pratica così da chiudere quanto prima anche questo capitolo della sua vita.
Immobili, beni, oggetti di lusso, soldi: nel documento da redigere e presentare alla controparte c'è tutto elencato con precisione minuziosa, compresa una percentuale sui guadagni futuri dell'attaccante durante la carriera.
Nella possibile spartizione si parte da alcuni punti fermi, un intreccio che rende la matassa più ingarbugliata: Wanda Nara detiene la maggioranza assoluta della "World Marketing Football". Il business della società si muove essenzialmente lungo due direttive aziendali: la gestione del brand "MI9" (iniziali e numero di maglia dell'ex Inter), dei marchi "Wan Collection" e "Wanda Cosmetics" che in questi anni hanno permesso alla donna-imprenditrice di alimentare introiti, fiutare affari e capitalizzare la grande popolarità acquisita.
Nel tesoretto oggetto di discussione degli avvocati ci sono anche cinque case e ben sette auto di lusso. Due appartamenti a Milano, a cominciare dall'attico con piscina e vista sullo stadio Meazza di San Siro fino alla residenza in zona Porta Nuova. Nel novero degli immobili di pregio rientrano la villa sul Lago di Como, un'altra in campagna a Galliate (Novara) e un'altra ancora in Argentina (a Tigre, nell'area metropolitana di Buenos Aires) che Wanda Nara si ritrova a chiusura della battaglia legale con Maxi Lopez (ex marito).
Quanto al parco macchine, nel garage c'è l'imbarazzo della scelta. A spiccare è la Rolls-Royce Ghost del valore di quasi 300 mila euro ma nel corredo accessorio di veicoli ci sono anche la Lamborghini Huracan Spyder (230 mila euro), una Mercedes Benz Classe G e un Range Rover (160 mila euro) una Bentley Bentayga (150 mila euro), un Hummer H2 personalizzato (110 mila euro) e un camion Cadillac Escalade (oltre 100 mila euro).
Ma c'è dell'altro, lo ha spiegato il giornalista Estefi Berardi che ha raccontato come in realtà marito e consorte abbiano un altro nodo da sciogliere: una somma di 20 milioni di dollari che deriva da altri interessi comuni. Fonti vicine alla donna – ha rivelato Ciudad Magazine – avrebbero svelato una sua frase emblematica al riguardo: "Ci stiamo uccidendo per quei soldi". Un boccone in più, che in proporzione dovrebbe essere del 20% e riguarderebbe altri aspetti della coppia che non sono (ancora) noti e avrebbero rallentato finora l'evoluzione delle trattative. Con ogni probabilità il riferimento è al ruolo manageriale che la donna avrebbe blindato all'interno della coppia.
Altro capitolo, ma in questo caso è molto più delicato: l'affidamento delle figlie, Francesca e Isabella, nate dalla loro unione e la questione degli alimenti. In questo caso la vicenda legale diventa più ingarbugliata soprattutto per il riverbero della vicenda e della grande esposizione mediatica di Maurito e Wanda sulle bimbe.