Il discorso vibrante di Farioli ai tifosi dell’Ajax: fa un gesto e tacciono, poi scatenano l’inferno

Il tecnico italiano ha conquistato Amsterdam rispolverando l’identità dei ‘lancieri’ e conseguendo risultati straordinari rispetto a un anno fa. Dopo la vittoria in casa del Feyenoord viene osannato assieme alla squadra.
A cura di Maurizio De Santis
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Un anno fa, al De Kuip di Rotterdam l'Ajax incappò in una delle sconfitte più pesanti della sua storia: perse 6-0 contro il Feyenoord e, al rientro ad Amsterdam venne pesantemente contestato. Allora i ‘lancieri' incassarono una lezione (e un'umiliazione) durissime, oggi hanno spazzato via quel brutto ricordo grazie alla squadra rigenerata dall'arrivo del tecnico italiano, Francesco Farioli.

Vederlo arringare la folla di sostenitori in tripudio per la vittoria (0-2) in casa dei rivali spiega bene come tutto è cambiato, quale sia l'entusiasmo ritrovato dopo un periodo buio e quanto il pubblico lo consideri un vate: fa un gesto con il braccio e tutti tacciano per ascoltare cosa ha da dire.

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"Grazie per il vostro supporto – le parole di Farioli che, sulla soglia del bus, ha ringraziato i tifosi per il grande incoraggiamento ricevuto -. Questi ragazzi che sono seduti nel bus hanno dato la vita per tutti voi. Questi ragazzi hanno dato il massimo finora e continueranno a farlo. Restate con noi, aiutateci e continuate a sostenerci". 

A 35 anni, dopo un'esperienza in Turchia e in Francia (al Nizza), dopo il solito chiacchiericcio di mercato che lo ha dipinto quale nuovo ‘esteta del gioco' pronto a sbarcare in Premier League o in Italia, Farioli è giunto nella patria del calcio olandese in punta di piedi e ha rivoltato come un calzino i destini della squadra.

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Le ha restituito quell'anima e quel gioco che – disse nel giorno dell'insediamento – fanno parte del "suo Dna". Nella sua (ri)costruzione dell'amore ha aggiunto un altro tassello fondamentale: i risultati, che sono imprescindibili per ogni tecnico a prescindere dalla sua filosofia tattica.

Il successo in casa del Feyenoord è un pezzo del puzzle che sta componendo un po' alla volta: il suo Ajax è secondo, staccato di 8 punti dal Psv Eindhoven (in cima alla Eredivisie) ma con una partita in meno da recuperare (il 4 dicembre con l'Utrecht) e lo scontro diretto prossimo da disputare in casa (sabato 2 novembre, alle 18:45). Se le vincesse entrambe potrebbe risalire fino -2 e poi giocarsi tutto per conquistare il titolo.

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Ha in mano il copione: la recita è a braccio, il finale ancora tutto da scrivere. Ma l'impressione è che comunque vada, sarà un successo. Perché? basta dare un'occhiata all'Ajax di un anno fa: quinto in campionato, lontano 35 punti dal Psv e di altri 28 dal Feyenoord, con un numero di gol incassati (61) mortificante.

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