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Il discorso di Ronaldo ai compagni dello United: “Non tutti conoscevano il suo nome, ora lo sanno”

Cristiano Ronaldo si è ripreso i riflettori della Premier League a tempo di record, bagnando il suo secondo esordio col Manchester United con una doppietta contro il malcapitato Newcastle. I Red Devils ritrovano un cannoniere spietato ma anche un leader, come dimostra il discorso fatto ai compagni alla vigilia della partita.
A cura di Paolo Fiorenza
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Old Trafford non per nulla lo chiamano il Teatro dei Sogni: cos'altro se non un sogno è stato il secondo debutto di Cristiano Ronaldo con la maglia del Manchester United? Doppietta che manda in delirio i suoi vecchi tifosi, Newcastle annichilito, Premier League di nuovo ai suoi piedi, mamma Dolores commossa. Difficile chiedere di più e sicuramente le difficoltà della Juventus, battuta dal Napoli un paio d'ore dopo e precipitata in fondo alla classifica della Serie A, avranno rafforzato la convinzione del portoghese circa la scelta fatta di mollare i bianconeri per approdare a lidi più competitivi.

Lo United ritrova un cannoniere spietato, ma anche un leader. Nel dopo partita del match vinto sui Magpies, Ole Gunnar Solskjaer ha rivelato che Ronaldo aveva fatto un discorso ai suoi nuovi compagni di squadra venerdì sera. Il cinque volte Pallone d'Oro si è alzato ed ha parlato delle motivazioni fortissime con cui è arrivato a Manchester a 36 anni: ovvero vincere, vincere, vincere. "Tutti quelli che entrano nella squadra devono presentarsi: non tutti conoscevano il suo nome, quindi lo sanno ora!" ha scherzato il tecnico dei Red Devils nel raccontare l'episodio ai giornalisti.

Qualsiasi cosa abbia detto Cristiano ha funzionato, eccome se ha funzionato. "Se lo merita – ha risposto Solskjær quando gli è stato chiesto della straordinaria accoglienza ricevuta da Ronaldo – Per quello che ha fatto per questo club e per quello che ha fatto nella sua carriera. Si è evoluto, è cresciuto come giocatore, è un tipo diverso da quando è andato via, ma è ancora un marcatore spietato e cinico, sente l'odore dei grandi momenti e percepisce quando ci sono i gol. È diventato un calciatore migliore di quando era qui". Adesso se lo gode il suo vecchio compagno Ole, mentre a Torino – per un destino cinico quasi quanto CR7 sotto porta – si apre una settimana di grandi riflessioni, a partire da quell'Allegri che tempo fa aveva auspicato l'addio del portoghese.

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