Il discorso del capo ultrà all’Inter prima del derby scudetto: “Ci vogliono umiliare, prendeteli a pallonate”
Festeggiare lo scudetto della seconda stella nel derby contro il Milan. L'Inter giocherà domani sera la partita che può consegnarle la conquista matematica della coccarda tricolore: cucirla sul petto strappando punti proprio ai rossoneri è l'epilogo trionfale che i tifosi si aspettano. Il conto alla rovescia è iniziato, l'attesa è spasmodica tanto da spingere un migliaio di sostenitori a radunarsi nei pressi del centro sportivo dei nerazzurri ad Appiano Gentile. Una ressa tale da ingolfare il traffico e costringere alcuni giocatori a lasciare l'auto parcheggiata altrove per recarsi a piedi alla Pinetina (scortato dagli agenti).
L'accoglienza ricevuta da tutti davanti al Suning Training Centre è stata rumorosa, festosa, calorosa. È il modo dei supporters della Curva Nord di incoraggiare la squadra nell'immediata vigilia di un incontro così delicato e decisivo. Una questione in prevalenza d'orgoglio, considerato che il divario in classifica (+14 punti) lascia ampia margini di sicurezza alla formazione di Simone Inzaghi. Nel suo intervento in conferenza si legge anche il tentativo di smorzare un po' della tensione che mette pressione: "La partita di domani non deve essere un'ossessione".
Questione di numeri: il pareggio col Cagliari nel turno precedente di campionato non lascia scelta per chiudere i conti al Meazza, bisogna vincere contro il Milan. Non dovesse arrivare il successo, tutto sarebbe rimandato alla prossima gara (in casa contro il Torino).
Il clima di euforia è proseguito anche dopo l'allenamento quando, uscita dall'impianto tra i cori dei tifosi, la squadra si è poi fermata ad ascoltare l'incoraggiamento degli ultras. Hanno espresso con parole semplici, chiare, forti una richiesta: dare tutto per battere il ‘diavolo'. Da un lato i calciatori che guardano e ascoltano in silenzio, dall'altro i tifosi e i loro capi che, attraverso un megafono, arringano la squadra.
La sintesi del discorso è facile facile: "Vincere lo scudetto in casa del ‘nemico' vi rende delle leggende. La partita che giocherete domani è una di quelle che tutti noi vorremmo disputare. Sfruttatela, perché ci vogliono umiliare e allora voi fategliela pagare. E se dovessero buttarla in caciara, voi siate più forti. Pensate a giocare a pallone… prendeteli a pallonate! Siete la squadra più forte d'Italia, dimostratelo in campo". Fin qui l'appello, poi la chiosa inevitabile che dà la stura all'esplosione di slogan: "Siamo orgogliosi di voi! Forza ragazzi!".