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Il disastro economico del Barça in una frase: “Comprati giocatori senza sapere se potevano pagarli”

Ferran Reverter, amministratore delegato del Barcellona, che ha illustrato i risultati della Due Diligence effettuata sui conti del club catalano dalla nuova dirigenza e si è soffermato sull’improvvisazione della precedente gestione in merito alle operazioni di mercato in entrata: “Hanno comprato giocatori senza sapere se potevano pagarli”.
A cura di Vito Lamorte
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La situazione economica del Barcellona è drammaticamente nota a tutti coloro che seguono il calcio spagnolo ed europeo ma non è soltanto figlia della crisi post-Covid. Molte delle scelte fatte dal club catalano sotto la gestione di Josep Bartomeu sono state piuttosto discutibili e oggi si notano le conseguenze in maniera evidente: per riuscire a inserire nella lista per la Liga i nuovi acquisti Piqué e altri uomini simbolo dello spogliatoio si sono dovuti abbassare drasticamente lo stipendio poche ore prima dell'inizio del campionato. Ma il disastro economico del Barça è davvero molto complesso e nelle scorse ore l'amministratore delegato, Ferran Reverter, che ha presentato all'Auditori del Camp Nou i risultati della tanto attesa Due Diligence. Il club ha un debito e impegni futuri per 1,35 miliardi di euro e ad aprile 2021 non aveva contanti per continuare a operare in sicurezza.

Quando si è insediata la nuova presidenza, in seguito alle elezioni dello scorso inverno, il cda capitanato da Laporta si è trovato con un patrimonio netto negativo e una situazione di bancarotta contabile che rendeva difficile anche il pagamento degli stipendi ("Il nostro direttivo ha stilato un piano strategico per salvare il club e pagare gli stipendi dei lavoratori") e Reverter ha spiegato che "uno degli obiettivi primari era trasformare il debito da breve a lungo termine".

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Il CEO del Barcellona si è soffermato su tanti aspetti ma uno dei più curiosi riguarda quello delle campagne acquisti fatte dal club in questi anni. Gli esempi presi in esame sono quelli di Antoine Griezmann e di Philippe Coutinho. Il francese è costato 120 milioni di euro ma Ferran Reverter ha raccontato i dettagli su come il Barça, guidato allora da Bartomeu, abbia pagato l'arrivo dell'attaccante e ha esposto così la situazione: "C'era una mancanza di pianificazione finanziaria. L’idea che ci siamo fatti è che quando si prendeva un giocatore, non si pensava se c’erano le risorse per pagarlo: è il caso di Griezmann, la stessa notte che lo hanno ingaggiato, si sono resi conto che non potevano pagarlo e hanno avuto bisogno di aprire una linea di credito per 85 milioni di euro. L'operazione Coutinho, che è costato 120 milioni, è finita per costare 16,6 in più per spese finanziarie. Hanno comprato giocatori senza sapere se potevano pagarli".

Il Barça, come spiegato dall'amministratore delegato, non ha rispettato gli impegni con banche, con la Liga e l'Uefa e questo ha portato alla limitazione delle iscrizioni di nuovi giocatori, come si è visto quest'estate. Infine c'è stato anche un riferimento allo stato degli impianti, con la precaria situazione del Camp Nou e della Ciudad Deportiva, che andrebbero rimesse a posto il prima possibile per un lavoro migliore all'interno del club e per favorire la partecipazione dei tifosi agli eventi.

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