Il disastro di Szczesny scopre la verità sull’addio di Buffon alla Juve: non ne poteva più
In attesa che il Verona giochi il posticipo contro il Bologna, la Juventus si ritrova al terzultimo posto nella classifica della Serie A: dietro i bianconeri – che hanno appena un punto dopo tre giornate – si trovano solo gli scaligeri e la Salernitana, fermi a quota zero. Una situazione sicuramente imprevista ad inizio stagione, sia pur nata dovendo gestire l'addio di Cristiano Ronaldo. La sconfitta di Napoli ha attivato tutte le unità di crisi alla Continassa, il diktat di Allegri è abbassare la testa e lavorare: al Maradona nessun giocatore ha parlato oltre Chiellini, nelle ore successive nessuno ha postato alcun messaggio sui social network.
Adesso in Champions League non si può fallire: la trasferta di Malmoe diventa già un crocevia fondamentale della stagione bianconera. La Juve si presenterà in Svezia sicuramente con una rosa più profonda di quella portata a Napoli, recuperando Chiesa e i sudamericani lasciati a riposo. Tra i pali ci sarà ancora Wojciech Szczesny, nonostante i disastri di questo inizio campionato. Sul tema Allegri non ha lasciato margini di dubbio nel dopo partita di Napoli: "È il nostro portiere titolare e continuerà ad esserlo, martedì sarà tra i pali della Juve".
I tifosi bianconeri non sono esattamente dello stesso avviso, invocando Perin titolare, ma anche rimpiangendo l'immortale Gigi Buffon, che a 43 anni sta già facendo vedere a Parma che fuoriclasse si sono messi in casa (gialloblù ieri vittoriosi 4-0 a Pordenone, quarto posto in classifica di Serie B). Molto si è detto sulla volontà del portiere toscano di abbracciare una nuova sfida che gli restituisse motivazioni, ma Repubblica svela che invece Buffon avrebbe lasciato la Juve proprio per la considerazione del valore di Szczesny: ovvero che non se la sentisse più di fare il secondo ad uno con un rendimento inferiore al suo, come peraltro certificato in maniera chiara dal finale della scorsa stagione, quando lo stesso Pirlo pur avendo giurato che Szczesny sarebbe stato decisivo nello spareggio Champions di Napoli si affidò in quel frangente al vecchio Gigi, rompendo lo schema dell'alternanza dei suoi portieri codificato fino a quel momento (Coppa Italia e partite di campionato minori per Buffon).
Fatto sta che adesso la Juve si trova a dover affrontare tutta la stagione con un portiere dal lungo contratto (scadenza al 30 giugno 2024) e sul quale pende una possibile mozione di sfiducia al primo errore: a quel punto l'avvicendamento con Perin potrebbe davvero prendere corpo, nonostante le rassicurazioni di Allegri.