Il disagio di Kulusevski: “Alla Juventus cambio ruolo e posizione ogni partita”
In quale ruolo giocherà la prossima partita? Se lo chiedete a Dejan Kulusesvki gli è difficile dare una risposta precisa. Vi spiega qual è la zona del campo che preferisce ma la realtà dei fatti è tale che non sa nemmeno lui quale posizione occuperà. Almeno alla Juventus è così. Agire da trequartista è il compito che predilige ma in bianconero (in Serie A) gli è capitato appena 4 volte. Poi ha giocato da ala destra, seconda punta, centrale di centrocampo, a destra in mediana e addirittura di punta. Dal ritiro della Svezia ha spiegato qual è il disagio che prova dopo aver fatto il salto dal Parma alla ‘vecchia signora' (via Atalanta). Luci e ombre lo hanno accompagnato finora in una stagione tra alti e bassi di tutta la squadra: è capitato perfino a Cristiano Ronaldo perdere colpi.
Un centro di gravità permanente nel cuore della trequarti della Juve. Difficile che Kulusevski lo trovi proprio ora, in questa fase del campionato e con il club già fuori dalla Champions. Per adesso deve accontentarsi e non si lamenta. Anzi, definisce "formativo" questo periodo di adattamento alla nuova realtà competitiva: un conto è sbagliare in provincia, altro ancora e fare cilecca alla Juve. "Alla mia età (20 anni, ndr) non è una cosa facile giocare in una squadra di questo livello". Non ha paura di volare ma non vuole bruciare le ali in attesa di trovare il cielo giusto.
Quando ero al Parma toccavo un numero maggiore di palloni – ha ammesso Kulusesvki durante una conferenza stampa della nazionale svedese – alla Juve le cose sono diverse, devo adattarmi di più agli altri calciatori. Però alla mia età una cosa del genere è molto importante, ti fa crescere. Ho cambiato tante volte ruolo e giocato in una posizione nuova in ogni partita, una cosa alla quale non ero abituato.
Ultima riflessione dedicata al rendimento in campionato dei bianconeri, staccati di 10 punti dall'Inter (ma con una gara da recuperare contro il Napoli) e praticamente fuori dalla lotta scudetto. Dopo nove anni di dominio assoluto è un tonfo fragoroso. "È una delusione, assolutamente. Siamo la Juventus e vogliamo vincere il campionato ogni anno".