Il diktat dell’Uefa: all’Olimpico vietate maglie di squadre diverse da Inghilterra e Ucraina
Lo Stadio Olimpico di Roma ha ospitato la sua ultima partita degli Europei. Dopo aver fatto da cornice ai tre match degli azzurri nella fase a gironi, lo storico impianto capitolino è stato il palcoscenico del quarto di finale Ucraina-Inghilterra. Alcuni dei tanti tifosi italiani che si sono recati all'Olimpico per assistere alla gara hanno però trovato una "spiacevole" sorpresa: gli steward su indicazione dell'Uefa ha infatti vietato ad un ristretto gruppo di appassionati presenti con maglie di calcio diverse da quelle di Ucraina o Inghilterra (o di club inglesi) di ostentare le stesse, spingendoli a girarsele. Un fenomeno isolato che si è verificato solo in alcuni settori, ma che inevitabilmente ha fatto molto discutere.
Sono stati tanti gli appassionati di calcio italiani che hanno voluto assistere dal vivo allo spettacolo di Ucraina-Inghilterra. In tanti si sono presentati all'Olimpico con indosso le maglie della Nazionale azzurra, e anche di alcuni club di Serie A, in primis quelli capitolini Roma e Lazio. Tra questi però c'è chi all'ingresso nell'impianto ha trovato una situazione inaspettata ad attenderli: in alcuni settori dello stadio infatti, gli steward hanno chiesto ad alcuni tifosi di girarsi la maglia al contrario. Il motivo? Un diktat dell'Uefa, sull'accesso all'Olimpico solo con le casacche di Ucraina e Inghilterra.
Indicazioni però che hanno riguardato solo la un ristretto numero di tifosi non delle due nazionali impegnati in campo, ma che ha sollevato numerose perplessità. La maggior parte degli spettatori italiani infatti non ha avuto problemi all'ingresso e c'è stato poi anche chi, appena accomodatosi al suo posto si è rimesso la casacca, precedentemente girata, nel verso giusto. Nessun "provvedimento" invece per i tanti supporters britannici presentatisi all'Olimpico con le maglie di club della Premier League. Nessun provvedimento per loro.