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Il derby di Vienna funestato da gravissimi incidenti: in campo una battaglia indegna

Le immagini condivise in Rete descrivono cosa è successo in quei momenti di ordinaria follia: orde di teppisti hanno lanciato di tutto e si sono sfidate in “battaglia”.
A cura di Maurizio De Santis
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Gli scontri a Vienna nelle immagini condivise da © FALTER/Klenk (Video/Screenshot)
Gli scontri a Vienna nelle immagini condivise da © FALTER/Klenk (Video/Screenshot)

Da campo di gioco a campo di battaglia. A prendere il sopravvento nel racconto del derby tra Rapid e Austria Vienna è la cronaca nera per le scene di violenza inaudita che si sono viste al termine del match e per il ferimento di almeno una persona in maniera abbastanza seria. Scaramucce c'erano state anche durante l'incontro di campionato ma è al triplice fischio che la situazione è deflagrata, quando le tifoserie hanno iniziato a bersagliarsi tirandosi addosso di tutto, dai fumogeni ai razzi. Alcuni di questi hanno anche lambito quella porzione di stadio occupata dalle famiglie, da spettatori tutt'altro che facinorosi.

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Le polemiche sulla sicurezza e l'ordine pubblico

Caos, è la parola esatta per definire quello spettacolo biasimevole scandito da un clima di caccia all'uomo. Ha vinto il Rapid, che è voltato in testa alla classifica scavando un solco ai rivali più diretti, ma il risultato (2-1) passa in secondo piano non solo per la furia degli incidenti ma anche per le grandi polemiche scaturite essenzialmente da una considerazione: com'è stato mai possibile accadesse tutto ciò? Un interrogativo che entra nel corredo accessorio di chi si chiede come abbiano fatto quei teppisti a scendere sul rettangolo verde indisturbati e perché le forze dell'ordine siano intervenute in ritardo.

I video condivisi spiegano cosa è successo

I video apparsi in Rete descrivono cosa è successo veramente in quei momenti terribili. Una volta fatto irruzione sul prato, l'orda di teppisti s'è diretta verso il settore rivale in segno di sfida, accompagnata alle detonazioni dei petardi e dalle scie dei razzi sparati verso gli spalti. C'è voluto poco perché la fazione opposta forzasse i varchi per andare a farsi giustizia da sé, a lavare con la "legge dei pugni" quell'affronto subito. Scene pazzesche ma tremendamente reali. La fortuna vera è che non c'è scappato il morto.

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"Queste sono cose che non vogliamo vedere – le parole del tecnico del Rapid, Robert Klauß – danneggiano la nostra immagine pubblica". Non solo perché c'è un rischio concreto, molto forte legato alla situazione in cui versa lo stesso Rapid: è "sub iudice" dopo gli incidenti del derby avvenuti a febbraio scorso e può andare incontro a sanzioni durissime, ben oltre la sconfitta a tavolino (l'ipotesi ventilata di una penalizzazione in classifica è una delle più calde al momento). Per l'allenatore dell'Austria Vienna, Stephan Helm, è "scioccante che tali tafferugli si verifichino in un paese come l'Austria. Non solo non puoi permetterti di andare allo stadio ma devi anche aver paura, soprattutto se porti con te la famiglia".

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