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Il debutto perfetto di Maria Sole Ferrieri Caputi: le danno ragione anche il VAR e i calciatori

Al Mapei Stadium è stato un giorno storico per il calcio italiano: Maria Sole Ferrieri Caputi ha diretto un match di Serie A e lo ha fatto in modo impeccabile. Anche quando ha dovuto gestire le proteste dei giocatori.
A cura di Alessio Pediglieri
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"Il primo arbitro donna in Serie A ma non l'ultimo". Il tweet della Lega per Maria Sole Ferrieri Caputi ha portato sicuramente bene, visto come si è conclusa la partita in questione, Sassuolo-Salernitana, senza alcun strascico di polemiche arbitrali. E di situazioni al limite ce ne sono state, tra cinque gol da parte dei padroni di casa e alcuni episodi che hanno chiamato in causa Ferrieri Caputi, bravissima a mostrare una condotta arbitrale sempre all'altezza, tra decisioni poi confermate dal VAR e una disciplina in campo quasi totale da parte dei calciatori.

Un esordio molto positivo e che spalanca tutte le porte al nuovo corso scelto dalla CAN e dalla Lega Serie A che ha dato il via alla carriera arbitrale da parte delle donne nel massimo campionato, capitanate da Ferrieri Caputi che ha segnato un giorno storico per il nostro calcio e per tutto il mondo arbitrale. Gli occhi erano rivolti al Mapei Stadium proprio nei suoi confronti, in attesa di poter giudicare sul campo come si sarebbe comportata e quali decisioni avrebbe preso in caso di difficoltà. E non è passato tantissimo dal fischio iniziale per vedere Ferrieri Caputi in azione, quando al 39′ ha fischiato un rigore per i padroni di casa.

Una decisione ferrea con cui ha indicato il dischetto per i neroverdi malgrado il solito drappello di contestazione da parte dei giocatori avversari. Ferrieri Caputi non ha perso la calma e vedendo Maggiore commettere fallo in area su Ceide ha decretato subito il penalty. Alcuni momenti di attesa, un controllo al VAR e poi la conferma: l'impressione in campo è stata convalidata anche dalla moviola, con il tiro dagli undici metri.

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Le immagini al replay hanno dato ragione a Ferrieri Caputi che poi ha gestito alla perfezione anche gli attimi successivi al fischio: molti giocatori della Salernitana hanno provato a protestare ma non c'è stato verso di andare oltre una semplice disapprovazione. Di certo, aver avuto il conforto del VAR avrà tolto un peso dalla testa di Ferrieri Caputi, ben sapendo delle attenzioni rivolte a lei da parte di tutti e le ha permesso di proseguire la direzione del match con fermezza e lucidità.

Applausi e complimenti sono arrivati dai diretti interessati, come il tecnico del Sassuolo Alessio Dionisi che però ha posto l'accento su un aspetto fondamentale della questione: permettere che questo cambiamento in evoluzione possa procedere senza troppi clamori attorno, evitando di trasformarlo in quello che non deve essere, un evento. "Certamente ho salutato l'arbitro, ma come faccio da sempre con i suoi colleghi maschi" ha spiegato Dionisi nel post gara. "Ma basta parlare di questo perché così facendo siamo i primi a sottolineare che vi sia qualche differenza. La verità è che non cambia nulla, punto".

La partita non è stata certo scevra di emozioni, con i cinque gol del Sassuolo e ulteriori occasioni importanti, ma non ha poi regalato nessun altro spunto particolare che potesse mettere in difficoltà Ferrieri Caputi all'esordio assoluto in una gara di A. Dopo la classica "gavetta" tra le serie minori, passando dalla D alla C e poi alla B e con una parentesi internazionale nel 2019 dirigendo gare di Uefa e Fifa, l'arbitro di Livorno ha messo in pratica quanto mostrato in precedenza: una perfetta capacità nel gestire l'intera gara già alla prima occasione, arrivata a tre mesi esatti dalla "promozione" da parte della CAN nel massimo organico nazionale.

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