Il danno e la beffa per Tite, un ladro lo deruba e lo offende per il deludente Mondiale del Brasile
L'ex commissario tecnico del Brasile Tite è stato vittima di una rapina. Un episodio tutt'altro che piacevole. Ma a Rio de Janeiro, oltre al danno c'è stata la beffa per l'allenatore sessantunenne. Perché il ladro lo ha riconosciuto e dopo avere effettuato il furto ha riconosciuto Tite e lo ha offeso per una serie di scelte tecniche che, a suo dire, hanno prodotto l'uscita della Seleçao dai Mondiali.
Una storia davvero curiosa questa che proviene dal Brasile. Tite sperava di riportare la nazionale brasiliana sul tetto del mondo, o almeno sul podio, e invece il Brasile si è fermato ai quarti, perdendo ai rigori contro la Croazia. Dopo quella sconfitta il c.t. aveva subito confermato che la sua esperienza era terminata. La federazione sta sondando il terreno e pensa al futuro. Ha ricevuto i no di Ancelotti e Guardiola, ma ora punta Zidane. Tite è libero, si sta ritemprando in attesa di un nuovo incarico.
Lui e i suoi familiari vivono quasi barricati in casa, perché temono critiche da parte di tifosi focosi. E per questo Tite qualche giorno fa di buon mattino è uscito di casa per una passeggiata che ha fatto sulla spiaggia di Barra da Tijuca dove è stato derubato di una collana d'oro da un ladro.
Recuperato il bottino il malvivente ha riconosciuto l'uomo a cui aveva realizzato il furto e pur andando di corsa non ha perso l'occasione per attaccare Tite, che quindi si è trovato in una situazione quasi paradossale. Si può dire. Dopo il danno la beffa. Perché ha dovuto ascoltare una serie di critiche, soprattutto di natura tecnica per le ultime partite del Brasile. Tite non ha confermato ciò, e anzi ha smentito. Ma il giornalista Ancelmo Gois di ‘O'Globo' ha accreditato questa versione.