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Il ‘cuore matto’ di Lionello Manfredonia, l’uomo che visse due volte

Lionello Manfredonia aziona il rewind e porta la sequenza videoclip a più di 30 anni fa, quando il suo cuore fece le bizze durante Bologna-Roma. Ne ha parlato in un’intervista radiofonica, raccontando cosa accadde allora quando rischiò la vita. “Ebbi un arresto cardiaco, dovuto forse alla temperatura molto fredda di quella giornata, e allo stress che avevo dentro per la morte di mia madre. Quando mi svegliai la mia vita cambiò per sempre”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il cuore di Lionello Manfredonia si fermò il 30 dicembre del 1989. Bologna e Roma erano scese in campo nel gelo del Dall'Ara, si giocava con temperatura sotto zero e quando il calciatore giallorosso si accasciò al suolo, l'immagine del suo corpo esanime ghiacciò il sangue nelle vene a compagni di squadra e avversari, al pubblico. Silenzio e sguardi attoniti. La corsa dello staff medico. Le prime operazioni di soccorso e il trasporto in ambulanza sono i fotogrammi di quel pomeriggio terribile nel quale il calcio non si fermò. Il match continuò nonostante tutto. Manfredonia rischiò la vita ma non fu infarto, come testimoniato dagli esami che svolse in seguito.

La coronografia non riscontrò cicatrici sul cuore, né lesioni alle arterie coronariche o stenosi. Il muscolo che gli batteva in petto aveva fatto i capricci, era andato in tilt e venne riavviato dall'intervento provvidenziale del dottor Alicicco e del massaggiatore Rossi. Fece le bizze anche durante la corsa verso l'Ospedale ‘Maggiore', allora lo salvò il defibrillatore.

Manfredonia finì in rianimazione e si riprese dopo una lunga degenza. Restò attaccato alle macchine, sospeso in un limbo dal quale uscì come se il tempo si fosse fermato d'un colpo e poi, d'improvviso, avesse azionato di nuovo le lancette dell'orologio. Niente fu come prima.

Cosa abbia provocato quel malessere improvviso non è mai stato chiaro, nemmeno allo stesso calciatore che a distanza di oltre 30 anni da allora ha raccontato "quell'episodio totalmente inaspettato" (così venne definito) durante la trasmissioni ‘I Lunatici' ai microfoni di Rai Radio2.

Ebbi un arresto cardiaco, dovuto forse alla temperatura molto fredda di quella giornata, e allo stress che avevo dentro – ha spiegato Manfredonia -. Mia madre era morta da poco e stavo malissimo. Per me fu una tragedia inaspettata.

L'ex calciatore di Lazio, Roma e Juventus collassò sotto gli occhi di tutti. La sequenza videoclip è da brividi: Manfredonia era nei pressi della linea di fondo, iniziò a barcollare, fece pochi passi poi crollò faccia a terra ed ebbe uno spasmo.

Ho avuto uno svenimento, ho trascorso alcuni giorni in coma in ospedale – ha aggiunto -. Gli esami mostrarono che non avevo niente. Ero perfettamente sano e quando mi svegliai la mia vita cambiò per sempre.

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