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Il cuore di De Zerbi, in fuga dalla guerra: “Io resto qui, prima i miei giocatori in salvo”

Il giocatore dello Shakhtar, Junior Moraes ha raccontato quanto accaduto in Ucraina: “Ha avuto due occasioni per partire, ma non l’ha fatto”. Gravina: “Siamo in contatto, presto speriamo tornino in Italia lui e il suo staff”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha confermato nelle ultime ore che l'allenatore dello Shakhtar Donetsk, Roberto De Zerbi e il suo staff italiano si trovano ancora in Ucraina, anche dopo che i giocatori brasiliani del club sono riusciti a fuggire, in attesa di poter operare per il rientro nell'immediato del tecnico italiano e dei suoi collaboratori dello Shakthar Donetsk.

Intanto, dopo le confortanti notizie della messa in salvo dei giocatori brasiliani, una nutrita colonia, tra le fila dei giocatori della squadra, che sono riusciti a lasciare in sicurezza l'Ucraina sotto le bombe russe, è arrivata anche la testimonianza di Junior Moraes, uno dei giocatori oggi lontani dalla guerra e che ha rivelato come De Zerbi abbia deciso di rifiutare ben due occasioni per lasciare il Paese e partire per dirigersi oltre il confine, in Europa.

L'invasione russa ha coinvolto varie città dell'Ucraina e con esse le situazioni a loro contingenti tra cui quelle legate alle squadre di calcio. Tra queste, lo Shakhtar Donetsk e la Dinamo Kiev che presentano una nutrita colonia di giocatori brasiliani. Che hanno dovuto affrontare una vera e propria odissea all'interno del Paese ucraino per lasciare le città e dirigersi con mezzi di fortuna verso la salvezza, raggiungendo la Polonia. Secondo il New York Times, tuttavia, la delegazione italiana, tra cui De Zerbi sarebbero rimasti ancora a Kiev malgrado le notizie di nuovi e pesanti bombardamenti da parte delle forze russe attese nelle prossime ore.

Nell'articolo del New York Times, il giocatore dello Shakhtar Donetsk, Junior Moraes ha confermato che De Zerbi e i suoi assistenti italiani si sono rifiutati di andarsene fino a quando i giocatori non fossero stati prima messi in sicurezza. "Hanno avuto due occasioni per lasciarci e l'allenatore ha detto: No, io rimango qui fino alla fine'‘. La situazione resta critica ma l'Italia, il Governo e la Figc è in costante contatto con il tecnico e i suoi collaboratori come ha poi confermato in serata all'Ansa anche il presidente Gravina: "La situazione è critica e possiamo solo sperare che presto ci sarà un cessate il fuoco. Siamo in costante contatto con De Zerbi e stiamo lavorando per riportarlo in Italia il prima possibile. Ringrazio i club, i dirigenti, i giocatori e gli allenatori" ha concluso poi il presidente della federcalcio "che stanno mandando messaggi di invito alla pace. In questo momento, il presidente UEFA Aleksander Ceferin sta lavorando per aiutare e sta dimostrando di essere un grande leader"

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