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Il CT della Danimarca aveva già vissuto un dramma come Eriksen: un fulmine colpì un suo giocatore

Sabato 12 giugno Kasper Hjulmand ha rivissuto con Eriksen quando già gli era successo 14 anni fa: sembra incredibile, ma il CT della Danimarca assistette al lunghissimo arresto cardiaco di Jonathan Richter, colpito in campo da un fulmine. Il giocatore si salvò anche in quella circostanza, ma dopo un coma di tre settimane i medici furono costretti ad amputargli una gamba.
A cura di Paolo Fiorenza
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Sembra incredibile, ma Kasper Hjulmand, CT della Danimarca che ha vissuto un paio di settimane fa il dramma di Christian Eriksen durante il match d'esordio agli Europei, porta dentro di sé il ricordo di un incidente simile accaduto ad un altro suo giocatore durante un match di calcio. Una storia ugualmente terribile, che fa capire cosa sia passato nella testa e nel cuore del 49enne allenatore la sera di sabato 12 giugno.

"Sono davvero commosso – aveva detto nella conferenza successiva al match con la Finlandia – Come allenatore io stesso sono stato coinvolto in una situazione in cui stavamo perdendo un giocatore in campo. So cosa significa". Hjulmand si riferiva ad un episodio avvenuto nel luglio del 2009, quando sedeva sulla panchina del Nordsjælland in qualità di vice allenatore al fianco del tecnico Morten Wieghorst, che oggi è suo assistente in Nazionale: si giocava un'amichevole in casa del Hvidovre e Jonathan Richter fu colpito da un fulmine in campo.

Davanti agli occhi dei presenti si palesò una scena drammatica come quella di Eriksen, visto che il giocatore del Nordsjælland andò in arresto cardiaco per ben 41 minuti. Trasportato via in ambulanza nella disperazione di compagni ed avversari, l'allora 24enne Richter fortunatamente si salvò dopo essere stato in coma per tre settimane, ma i medici furono costretti ad amputargli una gamba. Una menomazione che non ha impedito al giovane di condurre una vita normale ed anche giocare a basket in carrozzina.

Immagini che Hjulmand non potrà mai dimenticare, così come quelle del ritorno in vita di Eriksen. Per quanto si sia già vissuta una situazione di questo tipo, non si è mai preparati abbastanza ad affrontare l'assalto della morte ad un ragazzo così giovane.

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