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Il coronavirus cambia il calciomercato, Paratici: “Molti scambi come in NBA”

La crisi Coronavirus, inciderà anche sulle trattative di mercato che potrebbero essere fortemente condizionate alla ripresa delle attività. Lo scenario più plausibile è quella di scambi in stile NBA ovvero senza dispendio di denaro. Sia Fabio Paratici Chef Football Officer della Juventus, che Beppe Marotta ad dell’Inter hanno aperto a questa possibilità.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa succederà al calcio italiano? In attesa di capire come andrà a finire la questione relativa al campionato, ci s'interroga anche sul prossimo calciomercato. La crisi Coronavirus, inciderà anche sulle trattative che potrebbero essere fortemente condizionate. Lo scenario più plausibile, soprattutto in caso di ulteriore prolungamento dell'emergenza, alla ripresa è quella di scambi in stile NBA ovvero senza dispendio di denaro. Sia Fabio Paratici Chef Football Officer della Juventus, che Beppe Marotta ad dell'Inter hanno aperto a questa possibilità.

Il calciomercato dopo il Coronavirus, possibili scambi in stile NBA

Fabio Paratici ha parlato di come potrebbe svolgersi il prossimo calciomercato, dopo la crisi Coronavirus. In attesa di conoscere le tempistiche legate all'evolversi della situazione internazionale, e con la speranza che tutto si risolva al più presto, il dirigente bianconero ha aperto a scambi in stile NBA, ovvero senza acquistare o vendere cartellini. Queste le sue parole a Tuttosport: "Ci saranno molti scambi, una situazione che avvicinerà il calcio all’NBA. È presumibile che alcuni club, ad esempio in Germania, possano beneficiare della generale situazione di crisi in virtù di un’economia sottostante più solida di altre".

Marotta d'accordo con Paratici, su un mercato in stile NBA

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Beppe Marotta, attuale amministratore delegato nerazzurro, in passato al fianco di Paratici alla Juventus: "Al di là delle date che sono ancora tutte da stabilire, penso che sarà un mercato inevitabilmente più povero e nel quale potrebbero esserci quindi più scambi. Assisteremo a una generale diminuzione dei prezzi perché il problema è globale. Sarà importante poter sfruttare le risorse del vivaio”.

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