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Il Consiglio di Stato respinge il ricorso della Figc sulla carta Covisoc e dà ragione alla Juve

Nuovo capitolo in casa Juventus: il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso della Figc contro la decisione del Tar del Lazio di mettere a disposizione della difesa della Juventus la cosiddetta “carta Covisoc”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Nuovo capitolo in casa Juventus: il Consiglio di Stato ha bocciato il ricorso della Figc contro la decisione del Tar del Lazio di mettere a disposizione della difesa della Juventus la cosiddetta "carta Covisoc". Ricorso giudicato "improcedibile" e che di fatto dà torto alla Federazione. All'interno del documento ci sono i dialoghi fra gli inquirenti e appunto la Covisoc. Il presidente Gravina, dopo che il Tar aveva imposto di mettere tale documento a disposizione dei legali della Vecchia Signora, aveva presentato ricorso ma il Consiglio di Stato ha detto "no".

Si tratta di un tassello importante dato che la Carta Covisoc era stata prima negata e poi concessa dalla Procura della Figc ai legali di Paratici e Cherubini. Una carta che per la Juventus può diventare fondamentale affinché si invalidi il processo ha poi portato, a fronte del caso della plusvalenze fittizie, all'attuale -15 di penalizzazione in classifica. A tal proposito è stata fissata per il 19 aprile la seduta del Collegio di garanzia del Coni che discuterà il ricorso del club bianconero contro la sentenza della Corte di appello Figc.

L'ex presidente, Andrea Agnelli, l'ad, Maurizio Arrivabene, e il vice-presidente, Pavel Nedved.
L'ex presidente, Andrea Agnelli, l'ad, Maurizio Arrivabene, e il vice-presidente, Pavel Nedved.

La sentenza attuale del Consiglio di Stato non è ancora disponibile ma sembra essere chiaro come sia stata decretata la cessazione della materia del contendere visto che la carta è stata consegnata e non c'è più necessità di dover discutere. La sentenza del Tar resterebbe così inalterata.

D'altronde il documento non fa emergere alcun vizio procedurale dato che nello scambio di mail tra procura e Covisoc di aprile 2021, non viene mai citata la Juventus né le sue operazioni finite successivamente sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti. A questo punto la Juventus potrebbe far valere il mancato diritto, nelle udienze precedenti, ad avere in mano tutti gli elementi per costruire la propria difesa.

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