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Il Coni pronto a dire no a Eriksen, risoluzione con l’Inter più vicina: ma potrà tornare a giocare

Il centrocampista danese non può ottenere l’idoneità sportiva a causa del defibrillatore sottocutaneo. Per lui il futuro è lontano dall’Inter e dall’Italia ma non dal calcio.
A cura di Alessio Pediglieri
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Per Christian Eriksen e l'Inter il bivio è sempre più vicino. Sarà addio, entro la fine dell'anno tra il centrocampista e il club nerazzurro. Sarà l'ultimo atto d'amore e d'affetto da parte della società verso il danese, lasciandolo libero di poter eventualmente tornare a giocare a calcio. Non potrà farlo in Italia e così per Eriksen, svincolato dai nerazzurri, si potrebbero aprire altre porte, in Paesi in cui i regolamenti gli consentono l'idoneità agonistica negatagli in Italia. Non c'è ancora l'ufficialità ma il Coni confermerà l'impossibilità di svolgere attività sportiva a livello professionale, sbarrando ogni possibilità di rientro al 29enne di Middlefart.

L'unica possibilità che Eriksen ha per poter tornare su un campo di calcio e riprendere la sua attività a livelli agonistici è essere libero da qualsiasi contratto in essere e poter sottoscrivere accordi con altre squadre. Fino ad oggi la società nerazzurra non ha mai affrontato l'argomento con il giocatore, lasciandolo libero di recuperare anche psicologicamente dal terribile trauma subito la scorsa estate e permettendogli di vagliare qualsiasi alternativa plausibile. Eriksen è rimasto nella rosa interista pur con la consapevolezza che non sarebbe mai potuto essere schierato, in una ulteriore prova di vicinanza ed affetto per il giocatore e per l'uomo da parte del club nerazzurro. Ma con l'arrivo dell'ufficialità del Coni che porrà fine a qualsiasi ulteriore attesa di capire quale possa essere il suo futuro in Italia, tenerlo vincolato al club diventerebbe una sorta di prigionia inutile.

Il Coni a giorni emetterà il proprio verdetto che già tutti sappiamo da tempo: Christian Eriksen sarà impossibilitato ad ottenere l'idoneità sportiva agonistica a causa del defibrillatore sottocutaneo che gli è stato impiantato a seguito del malore accusato lo scorso giugno durante gli Europei. Dunque, per lui il calcio nel nostro Paese gli sarà per sempre vietato. Ma questa "condanna" si potrà trasformare in una vera e propria liberazione perché con il ‘no' sancito dal Coni, si procederebbe alla conclusione dell'attuale contratto con l'Inter che, tecnicamente, scadrebbe nel giugno 2024. Si arriverebbe alla rescissione consensuale tra le parti e permetterebbe a Eriksen di vagliare concretamente eventuali proposte laddove gli sia consentito il ritorno al calcio.

Nei giorni scorsi era già rimbalzata la voce di una concreta possibilità di riprendere l'attività nel proprio Paese: in Danimarca le regole sono differenti ed Eriksen potrebbe sottoscrivere un nuovo contratto e tornare a giocare. L'Odense lo ha già accolto a sé per iniziare gli allenamenti, facendo intendere di aver pronto un posto per il giocatore nel momento in cui decidesse di giocare ancora o, in caso contrario, di potergli trovare una sedia dietro ad una scrivania in dirigenza. Opzioni che diventeranno reali nelle prossime settimane, con i saluti alla sua attuale società, l'Inter.

Gennaio 2020, Christian Eriksen arriva all'Inter dal Tottenham nel mercato invernale
Gennaio 2020, Christian Eriksen arriva all'Inter dal Tottenham nel mercato invernale

Un'avventura sfortunata in nerazzurro quella di Eriksen, arrivato a gennaio 2020, "strappato" dal Tottenham per quasi 30 milioni di euro e inserito a fatica nell'Inter di Antonio Conte. Un inizio altalenante con diverse difficoltà tattiche e incomprensioni che ne hanno rallentato l'ambientamento e il rendimento. Poi, l'inizio della discesa con un maggiore impatto sul gioco della squadra contribuendo alla conquista del 19° scudetto. Fino alla scorsa estate, con l'avvento degli Europei che sarebbero dovuti diventare il trampolino di lancio perfetto per presentarsi nuovamente in nerazzurro con un posto da titolare. Trampolino trasformatosi in una terribile voragine, un tunnel spaventoso in cui Eriksen è stato in serio pericolo di vita. Per poi ritornare a conquistarsi la salute e, ora, guardare al futuro magari indossando ancora una maglietta e degli scarpini per rincorrere un pallone. Non più con i colori nerazzurri, ma poco importa.

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