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Il confronto tra Allegri e Vlahovic prima dell’amichevole col Real: “Dusan non era convinto”

Massimiliano Allegri ha raccontato gli obiettivi della Juventus nel corso di un’intervista. Il tecnico bianconero si è anche detto felice per Vlahovic che non era convintissimo di giocare contro il Real Madrid.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La vittoria contro il Real Madrid in amichevole per 3-1 ha chiuso la tournée americana della Juventus. Un successo importante che consegna a Massimiliano Allegri qualche certezza in più in vista del prossimo 20 agosto quando i bianconeri inizieranno ufficialmente la stagione 2023/2024. Il tecnico della Vecchia Signora ne ha parlato in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport. Un breve resoconto di ciò che è stata questa avventura statunitense e ciò che potrebbe riservare il campionato che rappresenta l'unica competizione – senza dimenticare chiaramente la Coppa Italia – al quale prenderà parte la Juventus quest'anno dopo l'esclusione dalle coppe europee. Il tecnico livornese è diviso tra mercato e lavoro in campo. L'obiettivo è quello di accedere alla prossima Champions e puntare sicuramente alla lotta per lo Scudetto fin da subito.

Non sarà facile ma Allegri di certo non si è nascosto: "Da quando sono qui non ho mai detto che non lotteremo per vincere lo scudetto, anche perché alla Juventus non puoi permetterti di farlo". Il percorso è dunque chiaro: fare bene in campionato e puntare al massimo senza troppe pressioni. Nel frattempo però c'è anche il mercato che incombe. Se da un lato Allegri ha avuto risposte positive da McKennie che dunque potrebbe anche restare in bianconero, dall'altro il tecnico bianconero potrebbe veder partire Dusan Vlahovic per via dello scambio con Lukaku. Di questo Allegri non parla ma rivela ciò che si è detto col giocatore poco prima della sfida al Real: "Sono molto contento per lui, prima della partita abbiamo deciso insieme che sarebbe venuto in panchina".

Allegri non ha chiaramente svelato cosa si siano detti su questa trattativa ma solo che il serbo sarebbe sceso in campo nonostante fosse rientrato a lavorare col gruppo solo 3 giorni dopo i noti problemi di pubalgia: "Gli ho detto che avrebbe giocato una quindicina di minuti – ha sottolineato Allegri – Dusan non era molto convinto, invece è stato utile. Vlahovic è entrato bene: a parte il gol ha giocato bene tecnicamente e ha allungato la squadra". Il serbo avrebbe preferito aspettare invece che forzare, forse anche impaurito da una possibile ricaduta che invece non c'è stata. L'ex Fiorentina ha segnato e ha dato un segnale importante ad Allegri e anche alla società che però nel frattempo tratta la sua cessione al Chelsea all'interno di uno scambio con Lukaku più congeniale all'allenatore bianconero. Nel corso dell'intervista c'è spazio però anche per altri argomenti, come ad esempio il vantaggio di giocare in stagione ogni cinque giorni.

"Giocheremo una partita a settimana e credo che questa squadra abbia bisogno di cinque giorni per poter lavorare, per migliorare soprattutto nell’autostima e nella costruzione del gioco". Una riflessione che non fa una piega specie perché Allegri ha bisogno davvero di tanto tempo a disposizione per poter lavorare al meglio su un gruppo che nel frattempo gli sta dando grosse soddisfazioni: "Weah ha buone qualità e che sarà molto utile alla squadra nell’arco di tutta la stagione – spiega – Anche McKennie ha fatto una buona partita, sono contento del suo rendimento". Nessuna novità invece sulla questione capitano dopo che Bonucci è stato accantonato dalla società e Danilo è stato promosso ufficialmente come colui che dalla prossima stagione indosserà quella fascia sul braccio. "Alex Sandro e Rabiot saranno i vice – ha spiegato Allegri – Quando non giocherà il primo toccherà al secondo, perché Adrien è giusto che salga nelle gerarchie".

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