Il commovente elogio di Pelè a Neymar nel giorno più cupo del Brasile: “Ce l’hai fatta, ragazzo”
Nel giorno più triste del Brasile c'è chi prova ad accendere una luce: è O'Rei, Pelè che dai suoi account social ufficiali rilancia in alto i cuori e l'orgoglio verdeoro mentre un'intera nazione piange l'esclusione amara dai Mondiali dopo i rigori contro la Croazia. E lo fa indicando nell'uomo che ritiene comunque e malgrado tutto, il simbolo indiscusso di un Paese e di una Nazione: Neymar Jr.
Il quarto di finale tra Brasile e Croazia resterà nella storia per diversi motivi, tra cui uno in particolare: Neymar Jr, ha eguagliato il mito assoluto di Pelè, segnando il suo 77° gol con la maglia della Seleçao. Un primato straordinario per un giocatore che ha tutto il tempo di poterlo migliorare ancora, non ai Mondiali però. Il suo record non è servito per trascinare il Brasile verso il sogno più grande, arenandosi ai quarti di finale, in una amarezza che ha visto proprio Neymar in lacrime a fine rigori.
L'immagine di uno sconsolato Neymar è tra le foto che resteranno più impresse nei ricordi dei tifosi verdeoro, lui che era uscito all'esordio con una caviglia malconcia che ne stava pregiudicando i Mondiali. Lui che, malgrado esami e bollettini medici, ha fatto di tutto per rientrare in tempi record e rimettersi a disposizione di Tite e il Brasile. Lui che contro la Croazia ha acceso la luce, improvvisamente, con un gol ispirato dal suo genio. Lui che ha eguagliato Pelé nella storia di sempre della Seleçao. Lui che, oggi, è il simbolo dello psicodramma di una Nazione intera. E così, nel momento più cupo, ci ha pensato lo stesso Pelè a riaccendere la fiammella della speranza e dell'orgoglio nei confronti di un giocatore fin troppo spesso bistrattato in Patria.
"Ti ho visto crescere, tifavo per te ogni giorno e finalmente posso congratularmi con te per aver eguagliato il mio numero di gol con la nazionale brasiliana. Sappiamo entrambi che questo è molto più di un numero. Il nostro più grande dovere come atleti è quello di ispirare. Ispirare i nostri colleghi professionisti di oggi, le prossime generazioni e, soprattutto, per ispirare tutti coloro che amano il nostro sport". Così inizia il lungo elogio di Pelè a Neymar capace di riscrivere la storia della Seleçao, anche in uno dei momenti più tristi del calcio bailado: "Purtroppo la giornata non è delle più felici per noi" sottolinea Pelè a poche ore dall'eliminazione mondiale. "Ma sarai sempre una fonte di ispirazione a cui molti aspirano a diventare. Ho imparato che più passa il tempo, più cresce la nostra eredità. Il mio record è stato stabilito quasi 50 anni fa e nessuno è stato in grado di avvicinarlo fino ad ora".
Un primato che la magnificenza di O'Rei in campo gli permise di arrivare a 77 gol in sole 92 presenze mentre a Neymar sono servite 124 partite. Ma poco conta, perché il presente e il futuro sono tutti dalla sua parte, ricorda ancora Pelè dopo la paura per le sue condizioni fisiche in seguito all'ennesimo ricovero: "Ci sei riuscito, ragazzo e ora valorizza la grandezza del tuo successo. Tuttavia, sai, come me, che nessun numero è più grande della gioia di rappresentare il nostro Paese.
Ho 82 anni e, dopo tutto questo tempo, spero di averti ispirato in qualche modo ad arrivare fin qui. Oltretutto, mi auguro che il tuo successo si diffonda ai milioni di persone che ti seguono per sfidare ciò che sembra impossibile. La tua eredità è tutt’altro che finita. Continua a ispirarci. Continuerò a portare i pugni in aria di felicità ad ogni gol che segnerai, come ho fatto in ogni partita nella quale ti ho visto in campo".