Il commosso saluto di Hodgson, dopo il malore lascia la Premier: “Mi sono goduto appieno il mio tempo”
Roy Hodgson lascia, si fa da parte volontariamente per il bene del proprio club, il Crystal Palace la sua casa sportiva delle ultime sei stagioni. Il più anziano allenatore della Premier League, 76 anni, ha deicso per le dimissioni spontanee dopo il malore accusato durante un allenamento, giovedì, per regalare alla società la possibilità di pianificare il futuro senza pensare a lui: "Un club speciale che mi ha dato la possibilità di fare ciò che amo ogni giorno".
Dunque, finisce così l'avventura di Roy Hodgson con il club londinese e, molto probabilmente, con la Premier League. Un'avventura durata l'arco di una vita, con qualche sporadica uscita dall'Inghilterra, come la mitica panchina all'Inter nelle stagioni tra il '95 e il '97 e poi ancora nel 1999, o le avventure estere come ct della Svizzera, degli Emirati Arabi, della Finlandia in un giro del mondo in cui ha toccato la Danimarca, la Svezia, la Norvegia. Per poi concludere il proprio percorso assaporando il gusto di sedersi sulla panchina dell'Inghilterra prima e di chiudere il cerchio al Crystal Palace, il club in cui iniziò a giocare nel lontano 1965, da difensore.
Da giorni le condizioni di Roy Hodgson avevano allarmato tutti, mettendo in difficoltà la società nel cercare di gestire una situazione delicata senza urtare nessuno: durante uno degli ultimi allenamenti con la squadra, il tecnico inglese aveva accusato un malore ed era stato trasportato in ospedale. Ulteriori esami avevano rassicurato sul suo stato di salute ma era rimasto l'alone di mistero sul suo futuro calcistico, in un Crystal Palace ai bordi della zona retrocessione e con una tifoseria sul piede della contestazione.
Così, l'ultimo colpo da maestro, con cui ha risolto di persona la spinosa situazione come faceva quando analizzava le partite per vincerle: senza preavviso ha optato per le dimissioni volontarie, in aiuto della società cui è poù legato. "Questo club è molto speciale e significa molto per me e ha avuto un ruolo importante nella mia vita calcistica. Mi sono goduto appieno il tempo trascorso qui in sei stagioni, poiché mi ha dato la possibilità di lavorare con giocatori e staff di alto livello facendo ciò che amo ogni giorno". Inizia così il commosso saluto di Hodgson alla sua gente. "Capisco che, date le circostanze recenti, potrebbe essere prudente in questo momento per il club pianificare in anticipo, e quindi ho preso la decisione di farmi da parte in modo che il club possa portare avanti i propri piani per un nuovo allenatore, come previsto".
Un allenatore che è già deciso: sarà l'austriaco Oliver Glasner, anche se Paddy McCarthy e Ray Lewington guideranno gli Eagles nello scontro di stasera con l'Everton a Goodison Park. I nomi in lizza erano tanti, da Steve Cooper, Julen Lopetegui e Kieran McKenna, ma il club ha puntato dritto su Glasner, che ha già allenato in Austria e Germania. L'ultimo ruolo di Glasner lo aveva visto alla guida dell'Eintracht Francoforte che aveva guidato il club alla gloria dell’Europa League nel 2022.
"Vorrei ringraziare Steve Parish e i suoi partner americani per il loro supporto, insieme al mio staff tecnico e al team dietro le quinte che mi hanno aiutato così tanto lungo il percorso" ha concluso nel messaggio, Hodgson. "Sono fiducioso che la stagione finirà bene e auguro alla squadra ogni successo nelle settimane, nei mesi e nelle stagioni a venire".