Il Chelsea poteva riprendersi Abraham: l’infortunio nega alla Roma un possibile affare milionario
Ben 107 presenze condite da 36 gol fatti e 12 assist. L'esperienza alla Roma di Tammy Abraham non è stata negativa, anzi, se pensiamo alla prima stagione in giallorosso dell'attaccante inglese si può dire che i Friedkin si erano assicurati un giocatore davvero importante. Abraham realizzò 27 gol di cui 17 in campionato, uno in Coppa Italia e addirittura 9 nella Conference League poi vinta dai giallorossi. Un autentico trascinatore della squadra di Mourinho che comunque non era riuscita ad andare oltre il sesto posto utile per la qualificazione all'Europa League sfumata per un soffio dopo la finale contro il Siviglia persa ai calci di rigore.
Decisamente diversa è stata però la seconda annata di Abraham nella Capitale. Il giocatore non è riuscito a trovare continuità sembrando a tratti un giocatore diverso rispetto a quello ammirato nel suo primo anno a Roma. Solo 9 gol totali di cui 8 in campionato e 1 in Europa League rappresentano di fatto un bottino poco incoraggiante per Mourinho che ha avuto tante difficoltà in questa stagione. Il giocatore fu prelevato dal Chelsea nell'estate 2021 per un affare da circa 40 milioni versati nelle casse del Chelsea. Il club inglese però, per cautelarsi, ha voluto inserire anche la clausola di "recompra" da esercitare nell'estate del 2023: circa 80 milioni da versare subito alla Roma se non avesse voluto trattare con il club capitolino. Ma l'infortunio contro lo Spezia ha complicato tutto.
Il Chelsea aveva quindi questa possibilità tra le mani vista anche la necessità di trovare una punta che potesse rilanciare al meglio le ambizioni di una squadra che quest'anno ha chiuso la Premier ben lontana dalle posizioni a cui siamo abituati e senza alcuna qualificazione alle coppe europee. Ecco perché il nuovo proprietario, Todd Boehly, aveva pensato di parlare proprio con la Roma per discutere del ritorno di Abraham a Londra. Una possibilità che ha messo in evidenza The Athletic sottolineando come sia saltato tutto proprio in virtù dell'infortunio gravissimo all'attaccante inglese che nell'ultima giornata di campionato ha riportato la rottura del crociato. Il Chelsea in estate avrebbe potuto esercitare la clausola o quantomeno ragionare con la Roma sul prezzo.
Gli 80 milioni di euro previsti però sembravano francamente tanti anche per un Chelsea che di certo non avrebbe avuto problemi di questo tipo. Ma era una possibilità molto difficile. La Roma avrebbe potuto valutare la sua cessione quantomeno alla metà, in modo da riprendersi la cifra versata due anni fa sempre nelle casse dei Blues. I due club avrebbero trattato l'eventuale cessione e solo nel caso in cui il Chelsea avesse provveduto a versare nelle casse della Roma gli 80 milioni di euro, i giallorossi avrebbero dovuto solo alzare le mani. L'infortunio ha però fatto saltare qualsiasi tipo di possibilità di cessione lasciando la Roma a mani vuote: senza una cifra che forse aveva anche previsto di incassare (almeno 50 milioni) e soprattutto senza un attaccante che possa sostituirlo.