Il Chelsea è un colabrodo, Koulibaly irriconoscibile: clamoroso ko contro la Dinamo Zagabria
Clamorosa e dirompente. La vittoria della Dinamo Zagabria contro il Chelsea è uno squarcio nella prima giornata della fase a gironi di Champions League. Nessuno avrebbe mai immaginato che i Blues, reduci da una campagna acquisti dispendiosa, potessero uscire così male dalla trasferta in Croazia. Nessuno credeva che, al di là del risultato, i londinesi potessero fare così fatica a sviluppare il gioco e – cosa peggiore – a evitare che Kepa avvertisse tra i pali la sensazione costante che da un momento all'altro avrebbero corso qualche pericolo.
Nessuno, nemmeno il Milan che è inserito nello stesso Gruppo C e dall'esito del match in terra balcanica ricava un grattacapo in più e un avvertimento. È la riprova che in un mini-torneo del genere basta non esistono pronostici scontati e, soprattutto, la magia e i soldi della Champions moltiplicano le energie delle squadre (anche quelle definite ‘materasso'). È un monito, forte e chiaro, per i rossoneri che il 13 settembre ospiteranno a San Siro proprio la Dinamo.
Fragile. Possibile che il Chelsea possa essere definito tale? Sì, anche alla luce della prestazione con la Dinamo. Disarmante il modo in cui matura la rete del vantaggio (che deciderà il match) nel primo tempo. Tra i protagonisti in negativo c'è Kalidou Koulibaly, prelevato dal Napoli in questa sessione di mercato per 40 milioni di euro. Sbaglia l'anticipo, perde l'uomo e viene bruciato dal movimento dell'avversario, Petkovic.
Che ci faceva lì? Se lo sono chiesti i tifosi dei Blues per la posizione del senegalese. Alto, altissimo… nei pressi del centrocampo per mettere pressione proprio al calciatore che inventerà l'assist perfetto per il compagno di squadra. Invece l'ex azzurro viene preso in contropiede, è fuori tempo, fuori da tutto. E quando la palla arriva a Orsic tra lui e Kepa c'è una prateria spalancata davanti. Fofana farà il possibile per stargli alle costole, disturbarlo, impedirgli di arrivare in porta col pallone. Servirà a nulla, il portiere è battuto in uscita.
Scoppola tremenda. Il ko in Croazia alimenta le critiche nei confronti di una squadra che la nuova proprietà ha rinforzato investendo 313 milioni di euro, una campagna acquisti roboante e dispendiosa caratterizzata dagli arrivi di Koulibaly, Cucurella e Fofana.
Nove gol in sei partite di Premier League sono un cazzotto nello stomaco. I numeri raccolti al debutto in Champions fanno anche più male. Eccezion fatta per un paio di spunti nell'assalto all'arma bianca nel finale, il Chelsea ha mantenuto un possesso palla sterile tirando appena 3 volte nello specchio della porta e creando una sola grande occasione da rete. Le dita di Ivakovic (tre parate decisive nel giro di pochi minuti) e un palo sbarrano la strada a un pareggio che sarebbe stato davvero immeritato.